Logos – archetipo del corpo fisico umano

O.O. 103 – Il Vangelo di Giovanni – 19.05.1908


 

Sul Sole il Logos divenne vita e sulla Luna divenne luce;

e tutto questo si trovò posto di fronte all’uomo, quando l’uomo fu dotato dell’io.

• Ma l’uomo doveva apprendere che cosa fosse il Logos e sotto quale forma esso appaia alla fine.

Prima il Logos era, poi divenne vita, infine divenne lucee questa luce vive nel corpo astrale.

 

La luce splendeva nell’interiorità umana, nella tenebra, nell’ignoranza.

E l’esistenza terrestre ha senso in quanto l’uomo vinca le tenebre interiori,

per potere così riconoscere la luce del Logos.

 

Son dunque lapidarie e, diranno molti, difficili, queste prime parole del vangelo di Giovanni.

Ma poteva forse venir espresso in parole volgari quanto vi è di più profondo al mondo?

 

Non è ben strana opinione, non è quasi sacrilega, quella che sostiene che per comprendere un comune orologio occorra penetrarvi a fondo con l’intelletto, ma che per afferrare il divino nel mondo debba bastare il semplice, l’umile, il più ingenuo buon senso?

È ben grave per l’umanità odierna che si sia giunti a sostenere, quando si tratta dei più profondi testi religiosi: ma perché tutte queste complicate spiegazioni? Tutto questo dev’essere schietto e semplice!

 

Ma nessuno, che non abbia la seria intenzione e la buona volontà di approfondire i grandi fatti cosmici, può penetrare il recondito senso di parole come quelle che si trovano all’inizio del più profondo dei vangeli, nel vangelo di Giovanni; quelle parole che sono un compendio della scienza dello spirito.

 

Ed ora traduciamo quelle parole iniziali:

 

«In principio era il Verbo

e il Verbo era presso Dio

e il Verbo era un Dio (ovvero: divino).

• Esso era in principio presso Dio.

• Tutto ebbe origine per mezzo di esso

e senza di esso non ebbe origine nulla di quanto esiste.

• In esso era la vita e la vita divenne la luce degli uomini.

• E la luce splendette nelle tenebre,

ma le tenebre non l’hanno compresa».

 

Nel seguito del vangelo di Giovanni vien detto

come, a poco a poco, le tenebre giungano a comprendere.