L’uomo e i tre mondi in lui

O.O. 243 – Coscienza d’iniziato – 12.08.1924


 

Noi viviamo sulla Terra anzitutto in tre mondi:

• nel mondo fisico, nel quale gli animali non vivono con la loro autocoscienza;

• in un secondo mondo, in cui gli animali vivono con la loro autocoscienza, cioè nel mondo astrale; però portiamo questo giù con noi nel mondo fisico.

• Noi viviamo anche in un terzo mondo, in quello in cui vive la realtà dell’essere vegetale, nel mondo spirituale; ma le piante mandano giù sulla Terra soltanto le loro immagini riflesse, noi mandiamo giù le nostre realtà animiche.

 

E ora potete dire: un essere che ha qui sulla Terra corpo, anima e spirito, vive con corpo, anima e spirito nel mondo fisico ed è uomo.

Un essere che ha sulla Terra corpo ed anima, ma ha lo spirito in un secondo mondo limitrofo, e che per tal fatto è meno reale nel mondo fisico, è l’animale.

Un essere che ha nel mondo fisico soltanto il suo corpo, nel secondo mondo ha la sua anima, e in un terzo ancora ha il suo spirito, tanto che il corpo non è più che l’immagine riflessa dello spirito riempita di materia terrena, è la pianta.

 

Voi riconoscete nella natura tre mondi; riconoscete che l’uomo porta in sé questi tre mondi.

Voi sentite le piante crescere su fino alle stelle.

Considerate una pianta e dite: tu sei un essere, di cui non vedo sulla Terra che l’immagine riflessa, immagine riflessa insussistente.

Quanto più volgo lo sguardo verso l’alto e le stelle della notte, tanto più vedo lassù il tuo vero essere.

La natura diventa completa, quando dalla Terra guardo le stelle e il Cosmo nella sua unicità.

 

Poi richiamo lo sguardo su di me come uomo e dico a me stesso: ciò che nella pianta arriva fin lassù, lo porto compresso in me sulla Terra.

Io porto in me come uomo il mondo fisico, quello astrale e quello spirituale.

 

Rendersi conto di questo: crescere su con la natura fino ai Cieli; crescere dentro nell’uomo fino a dove i Cieli si schiudono in lui, questo significa elevarsi alla ricerca spirituale dello Spirito.