L’uomo mediano

O.O. 137 – L’Uomo alla luce di Occultismo, Teosofia e Filosofia – 09.06.1912


 

Chi aspira alla chiaroveggenza impara anzitutto a conoscere il suo cervello, il suo uomo del capo e l’uomo mediano, nella misura in cui impara a percepirli dall’interno. E dovrà riuscire a imparare a conoscere il suo uomo mediano e il suo uomo superiore in modo simile a quello in cui il dormiente li percepisce in determinati sogni.

 

Come punto di partenza prendiamo ora l’uomo mediano.

Esaminandolo, dovrete riconoscere che in esso non vi è veramente nulla che si rivolga in modo speciale e senza mediazioni al mondo esterno, così come fanno nel capo gli occhi e gli altri organi di senso.

 

Tuttavia, anche l’uomo mediano ha la possibilità di entrare in relazione con il mondo esterno con il senso del tatto, che si estende su tutta la pelle, benché la sua percezione del mondo esterno sia in realtà poca cosa confronto alla conoscenza del mondo esterno che si acquisisce con l’uomo del capo. Questa percezione non ha grande significato e lo stesso calore, che agisce sull’uomo mediano, vale in realtà come percezione solo per come l’uomo si sente dentro, per la sua esperienza interiore.

Vediamo dunque l’uomo mediano come un essere racchiuso in se stesso, che ha processi interiori che sono per lui di somma importanza, ma valgono poco per la relazione dell’uomo con il mondo esterno.

 

Se però vi chiedete se l’uomo interiore non abbia forse un rapporto col mondo esterno che si sottrae alla coscienza ordinaria, vi accorgerete subito che l’uomo mediano interiore ha a sua volta con il mondo esterno un rapporto importante, che dipende interamente dal fatto che l’uomo mediano è adatto alle condizioni della Terra: deve respirare l’aria terrestre, deve prendere per nutrimento le sostanze che crescono in terra.

In questo modo l’uomo mediano e la Terra appartengono l’uno all’altro.

 

Se le sostanze necessarie a conservare la vita dell’uomo mediano non esistessero nel cerchio dell’esistenza terrestre, l’uomo mediano non sarebbe quello che è. Se egli non avesse l’aria da respirare, non sarebbe quello che è.

Dunque, l’uomo mediano è qualcosa che dobbiamo necessariamente ascrivere alla nostra esistenza terrena, che dobbiamo ascrivere completamente a ciò che la Terra può dare all’uomo.

 

Non si tratta solo di ciò che la Terra può dare all’uomo, perché essa potrebbe esistere da lungo tempo e tuttavia l’uomo mediano potrebbe non esistere.

Se il Sole non venisse in aiuto alla Terra, facendo maturare e crescere su di essa ciò che occorre all’uomo mediano, esso non avrebbe la possibilità di esistere.

 

Riflettete bene.

L’uomo mediano prende il suo nutrimento dalla Terra, e le sostanze nutritive insieme all’aria sono essenzialmente ciò che lo sostenta, ma di fatto tutte le sostanze nutritive dipendono dall’azione del Sole sulla Terra.

Il Sole fa dunque nascere sulla Terra ciò che penetra in tal modo nell’essere umano.

E quando prendiamo in considerazione l’uomo mediano, abbiamo a che fare non solo con un’azione diretta della Terra sull’uomo, ma anche con un’azione indiretta del Sole.

 

• Senza la luce solare fisica che illumina la Terra,l’uomo mediano non potrebbe esistere.

• Ciò che vi è in esso,vi è penetrato per opera della luce del Sole sulla Terra.