Uomo terrestre e la sua evoluzione. Corpi inferiori, io e corpi superiori

O.O. 11 – Dalla cronaca dell’akasha – (L’uomo terrestre.)


 

In questo capitolo prenderemo come punto di partenza l’uomo.

Così come vive attualmente sulla Terra, egli è costituito da corpo fisico, corpo eterico o vitale, corpo astrale e io.

Questa quadruplice natura umana racchiude in sé le possibilità di un’evoluzione superiore.

 

• L’io lavora a trasformare i corpi «inferiori» e sviluppa così in essi le parti superiori della natura umana.

• L’elevazione e la purificazione del corpo astrale per opera dell’io produce il sé spirituale (manas);

• la trasformazione del corpo eterico o corpo vitale crea lo spirito vitale (budhi),

• e la trasformazione del corpo fisico crea il vero uomo spirituale (atma).

 

Nel periodo attuale dell’evoluzione terrestre la trasformazione del corpo astrale è in piena via di attuazione; la trasformazione cosciente del corpo eterico e del corpo fisico appartiene ad epoche future; attualmente essa è cominciata soltanto per gli iniziati, gli occultisti e i loro discepoli.

Questa triplice trasformazione dell’uomo è cosciente; essa è stata preceduta da un’altra più o meno incosciente, proprio durante l’evoluzione terrestre che si è svolta fino ad ora.

In questa trasformazione incosciente del corpo astrale, del corpo eterico e del corpo fisico è da cercarsi l’origine dell’anima senziente, dell’anima razionale e dell’anima cosciente.

(Cfr. il mio studio L’educazione del bambino dal punto di vista della scienza dello spirito e il libro Teosofia).

 

Cerchiamo ora di renderci conto quale dei tre corpi dell’uomo (il fisico, l’eterico e l’astrale) sia nel suo genere il più perfetto.

Si può facilmente essere tentati a considerare il corpo fisico come il più basso e perciò anche il più imperfetto, ma sarebbe un errore.

Vero è che tanto il corpo astrale quanto il corpo eterico raggiungeranno in avvenire una grande perfezione; ma attualmente il corpo fisico, nel suo genere, è più perfetto degli altri due nel loro.

 

L’errore più sopra accennato può sorgere soltanto perché l’uomo ha il suo corpo fisico in comune col più basso fra i regni naturali terrestri, col regno minerale, mentre ha il corpo eterico in comune col superiore regno vegetale, e il corpo astrale col regno animale ancora superiore.

Ora è sì vero che il corpo fisico umano è composto delle stesse sostanze e delle stesse forze che si trovano nel vasto regno minerale; tuttavia modo con cui queste sostanze e queste forze agiscono insieme entro il corpo umano, è l’espressione di una grande saggezza e perfezione dell’organismo.

Chi si mette a studiare la costruzione del corpo umano, non soltanto col freddo intelletto, ma con tutto il sentimento dell’anima, se ne persuaderà ben presto.

 

Si consideri una parte qualunque del corpo fisico umano, ad esempio la parte superiore del femore; vedrà ch’esso non è un ammasso di materia qualunque bensì una costruzione, fatta con arte mirabile, di diverse piccole travi che vanno in differenti direzioni. Nessun ingegnere dei nostri tempi saprebbe costruire con tanta sapienza l’armatura di un ponte o altra cosa simile. Ciò supera ancora oggi qualsiasi perfezione della sapienza umana. L’osso è foggiato così sapientemente al fine di ottenere, con minore quantità possibile di materia, mercé la disposizione delle piccole travi, la portata necessaria a sorreggere la parte superiore del corpo umano. Viene impiegata la minore possibile quantità di materia per produrre il massimo effetto di forza. La contemplazione di un tale capolavoro di architettura naturale non può che riempirci di ammirazione.

 

E la nostra ammirazione non è minore dinanzi alle istruzioni meravigliose del cervello umano e del cuore, di tutto l’insieme appunto del corpo fisico umano. Si confronti invece il grado di perfezione raggiunto ad esempio nel ciclo attuale di evoluzione dal corpo astrale. Esso è il portato della gioia e del dolore, delle passioni, degli istinti, delle brame. Ma quali attentati non commette il corpo astrale contro i sapienti ordinamenti del corpo fisico! La maggior parte dei cibi e delle bevande che l’uomo prende per suo piacere sono veleno per il cuore. Da ciò si vede come l’attività che produce la costruzione fisica del cuore agisca più saggiamente che non l’attività del corpo astrale, la quale anzi lavora in opposizione alla prima.

 

È vero che il corpo astrale raggiungerà in avvenire un grado di saggezza maggiore; attualmente però, nel suo genere, non è ancora così perfetto com’è il corpo fisico nel suo. Altrettanto si potrebbe dimostrare per il corpo eterico e anche per l’io, entità che deve continuamente, attraverso a errori e illusioni, tentando e ritentando, aprirsi un varco verso la saggezza.

 

Se si confrontano i diversi gradi di perfezione degli elementi umani, non sarà difficile riconoscere che il corpo fisico, nel suo genere, è attualmente il più perfetto; che il corpo eterico è tale in un grado minore, il corpo astrale meno ancora, e che il meno perfetto di tutti, nel suo genere, è attualmente l’io.

Il corpo fisico umano è il più perfetto perché, durante le diverse evoluzioni planetarie della Terra, dimora dell’uomo, è stato elaborato più lungamente degli altri elementi.

 

Quello che l’uomo porta attualmente con sé come suo corpo fisico, è passato attraverso tutti i gradi d’evoluzione di Saturno, Sole, Luna e Terra (fino al grado attuale). Tutte le forze di questi corpi planetari hanno lavorato, una dopo l’altra, lo hanno elaborato in modo che esso ha potuto raggiungere a poco a poco il suo presente grado di perfezione.

Esso è dunque l’elemento più antico dell’attuale natura umana.

 

Il corpo eterico, quale si mostra attualmente nell’uomo, non esisteva ancora all’epoca di Saturno; venne ad aggiungersi soltanto durante l’evoluzione del Sole. Ad esso non hanno dunque lavorato, come al corpo fisico, le forze di quattro corpi planetari, ma soltanto di tre: cioè del Sole, della Luna e della Terra. Solo in un futuro periodo di evoluzione il corpo eterico potrà raggiungere, nel suo genere, la perfezione che ha attualmente il corpo fisico.

Il corpo astrale è venuto ad aggiungersi al corpo fisico e al corpo eterico soltanto durante l’epoca lunare, e l’io soltanto nell’epoca terrestre.

 

Dobbiamo ora immaginare che il corpo fisico aveva raggiunto su Saturno un certo grado di sviluppo, e che sul Sole aveva continuato a progredire in modo da poter essere, da allora in poi, il portatore del corpo eterico. Su Saturno il corpo fisico era diventato un meccanismo complicatissimo, ancora però interamente privo di vita. Tale sua complicazione finì col distruggerlo, poiché non potè più reggersi con l’azione delle sole forze minerali; e la distruzione dei corpi fisici umani determinò la fine di Saturno.

 

Dei regni naturali attuali: il regno minerale, il regno vegetale, il regno animale e il regno umano, su Saturno non esisteva che quest’ultimo. Quelli che noi conosciamo come animali, piante e minerali non esistevano ancora. Dei quattro regni naturali d’oggi esisteva su quel corpo celeste soltanto l’uomo in quanto corpo fisico, ma quel corpo fisico era soltanto una specie di complicato minerale. Gli altri regni ebbero origine dal fatto che sui corpi celesti successivi non tutti gli esseri poterono raggiungere pienamente la mèta della loro evoluzione.

 

Così solo una parte dei corpi umani che si erano formati su Saturno raggiunse la mèta prestabilita per quel corpo celeste; essi si risvegliarono sul Sole a nuova vita nella loro antica forma che fu ora compenetrata dal corpo eterico; in tal modo si svilupparono a un grado più alto di perfezione e divennero una specie di uomini vegetali. Invece l’altra parte dei corpi umani, che non aveva potuto raggiungere su Saturno la mèta dell’evoluzione, dovette poi riguadagnare sul Sole quanto aveva perduto, in condizioni assai meno favorevoli a quell’evoluzione; rimasero perciò più indietro di quelli che avevano raggiunto interamente la mèta su Saturno. Così accanto al regno umano nacque sul Sole un secondo regno naturale.

Sarebbe erroneo pensare che tutti gli organi che attualmente si trovano nel corpo umano abbiano avuto origine già su Saturno. Sono invece specialmente gli organi sensori del corpo fisico quelli che ebbero origine in quella lontana epoca.

 

Si formarono su Saturno i primi rudimenti degli occhi, degli orecchi, ecc., quali corpi minerali, come press’a poco ora, sulla Terra, si vanno formando i cristalli inanimati; ma la forma attuale di questi organi essi l’hanno acquistata trasformandosi via via verso una sempre maggior perfezione in ciascuna delle successive epoche planetarie. Su Saturno erano semplicemente apparecchi fisici e null’altro; sul Sole poi si trasformarono, perché venne a compenetrarli un corpo eterico o vitale; così furono inseriti entro il processo vitale; divennero apparecchi fisici vivificati. Ad essi si aggiunsero le parti del corpo fisico umano atte a svilupparsi soltanto sotto l’influenza di un corpo eterico, cioè gli organi della crescita, della nutrizione e della generazione. Naturalmente anche i primi rudimenti di questi organi, come si svilupparono sul Sole, non hanno la perfezione di forma di quelli attuali.

 

Gli organi più elevati, che in quell’epoca si aggiunsero al corpo umano sotto l’azione reciproca del corpo fisico e del corpo eterico, furono quelli che attualmente sono divenuti le glandole. Così il corpo fisico umano è sul Sole un sistema glandolare nel quale sono innestati gli organi sensori al grado di sviluppo al quale si trovano.

 

Sulla Luna l’evoluzione continua; al corpo fisico e al corpo eterico viene ad aggiungersi il corpo astrale. Nel sistema glandolare-sensorio vengono così a innestarsi i primi rudimenti di un sistema nervoso. Come si vede, il corpo fisico umano, nelle susseguentisi epoche planetarie d’evoluzione, diventa sempre più complicato. Sulla Luna esso si compone di nervi, glandole e sensi. I sensi hanno dietro di sé un doppio processo di trasformazione e di perfezionamento, i nervi invece sono alla prima fase.

 

Considerato nel suo insieme, l’uomo lunare consiste di un corpo fisico, di un corpo eterico e di un corpo astrale. Il corpo fisico consta di tre elementi, avendo in sé l’azione delle forze di Saturno, del Sole e della Luna; il corpo eterico ha solo due elementi, avendo in sé soltanto l’azione delle forze del Sole e della Luna; il corpo astrale ha ancora un solo elemento, poiché su di esso hanno agito soltanto le forze della Luna.

 

Avendo ricevuto il corpo astrale, l’uomo sulla Luna ha acquistato la facoltà di una certa sensibilità, di una vita interiore. Entro il suo corpo astrale è in grado di formare immagini di ciò che avviene intorno a lui. Queste immagini, sotto certi aspetti, sono paragonabili alle immagini di sogno dell’attuale coscienza umana; ma sono più vivaci, più colorite, e, ciò che è importante, si riferiscono a processi del mondo esteriore, mentre i sogni attuali sono solo echi della vita quotidiana, o comunque riflessi confusi di processi interiori o esteriori. Le immagini della coscienza lunare corrispondevano invece perfettamente a ciò a cui si riferivano all’esterno.

 

Supponendo ad esempio che un uomo lunare, quale l’abbiamo descritto, cioè composto di un corpo fisico, di un corpo eterico e di un corpo astrale, si fosse avvicinato a un altro essere lunare, egli non avrebbe potuto percepirlo nello spazio, poiché ciò è diventato possibile soltanto alla coscienza terrestre dell’uomo, ma entro il suo corpo astrale sarebbe sorta un’immagine che nella forma e nel colore avrebbe manifestato esattamente se l’altro essere avesse per lui simpatia o antipatia, se potesse essergli utile o diventargli pericoloso.

 

L’uomo lunare poteva così regolarsi esattamente secondo le immagini che sorgevano nella sua coscienza. Queste immagini erano per lui un mezzo di perfetto orientamento, e lo strumento fisico di cui si serviva il corpo astrale per mettersi in relazione coi regni naturali inferiori era il sistema nervoso innestato nel corpo fisico.

 

• Perché questa trasformazione dell’uomo durante l’epoca lunare potesse avvenire, era necessaria la cooperazione di un grande evento cosmico.

• L’introduzione del corpo astrale e la corrispondente formazione di un sistema nervoso entro il corpo fisico divennero possibili soltanto per la scissione di ciò ch’era un corpo solo, cioè del Sole, in due parti: Sole e Luna.

• Il primo salì al grado di stella fissa, la seconda rimase pianeta, ciò che prima era anche il Sole, e cominciò a girare intorno al Sole dal quale si era separata.

• Questo produsse un’importantissima trasformazione in tutto quanto viveva sul Sole e sulla Luna; noi seguiremo anzitutto questo processo di trasformazione solo in quanto si riferisce alla vita della Luna.

 

L’uomo, composto del corpo fisico e del corpo eterico, dopo la scissione della Luna dal Sole era rimasto congiunto alla prima, ed era entrato così in condizioni di vita del tutto nuove.

Infatti la Luna aveva preso con sé dal Sole soltanto una parte delle forze in esso contenute, e solo queste agivano ora sull’uomo dal suo stesso pianeta; l’altra parte di forze era stata trattenuta dal Sole che le riversava ora dal di fuori sulla Luna e sull’uomo che l’abitava.

Se il rapporto fosse rimasto quello di prima, se tutte le forze del Sole avessero continuato a pervenire all’uomo dalla sua stessa dimora, non avrebbe potuto risvegliarsi in lui la vita interiore che si manifesta nel sorgere delle immagini del corpo astrale.

 

La forza del Sole continuò ad agire da fuori sul corpo fisico e sul corpo eterico, sui quali aveva agito già prima, ma lasciò libera una parte di questi due corpi che fu esposta a influssi provenienti da quel corpo cosmico nuovamente formato, vale a dire dalla Luna.

L’uomo sulla Luna restò così sottoposto a una doppia azione: quella del Sole e quella della Luna. All’azione della Luna è da ascriversi il fatto che dal corpo fisico e dal corpo eterico siano venuti formandosi gli organi che consentirono il plasmarsi del corpo astrale.

Un corpo astrale può creare immagini solo quando le forze solari non gli provengono dal proprio pianeta, ma da fuori.

 

Gli influssi della Luna trasformarono i rudimenti dei sensi e gli organi glandolari in modo che ad essi potè aggiungersi un sistema nervoso; gli influssi del Sole fecero sì che le immagini, che si producevano per mezzo del sistema nervoso, corrispondessero nel modo sopra descritto ai processi lunari esteriori.

Ma l’evoluzione poteva proseguire così solo fino a un certo punto. Se questo punto fosse stato superato, l’uomo lunare si sarebbe indurito nella sua vita interiore per immagini, e avrebbe per conseguenza perduto ogni nesso col Sole. Allora il Sole accolse nuovamente in sé la Luna così che, per qualche tempo, essi costituirono di nuovo un unico corpo.

Questa riunione durò finché l’uomo non giunse al punto di poter evitare, mercé un altro progresso nell’evoluzione, quell’indurimento al quale sarebbe andato incontro sulla Luna.

 

Avvenne quindi una nuova scissione, ma questa volta la Luna prese con sé dal Sole altre forze che prima non aveva avuto, e dopo qualche tempo questo produsse una nuova scissione.

Quello che da ultimo si era staccato dal Sole, era un corpo celeste contenente tutte le forze e tutti gli esseri che attualmente vivono sulla Terra e sulla Luna.

 

La Terra, dunque, conteneva ancora in sé la Luna che ora le gira intorno.

Se avesse continuato a contenerla, non avrebbe potuto diventare il teatro dell’evoluzione umana attuale.

Prima dovevano venire eliminate le forze della Luna attuale, e l’uomo doveva rimanere indietro sulla Terra, così purificata, per continuarvi la sua evoluzione.

 

Così dall’antico Sole si formarono tre corpi celesti, e le forze di due di essi, del nuovo Sole e della nuova Luna, giunsero da allora in poi alla Terra e ai suoi abitanti da fuori.

Questo progresso nell’evoluzione dei corpi celesti ha reso possibile che alla triplice natura umana, quale era ancora sulla Luna, venisse ad aggiungersi il quarto elemento: l’io.

Ciò era collegato con un perfezionamento del corpo fisico, del corpo eterico e del corpo astrale. Il perfezionamento del corpo fisico consistè nel formarsi in esso del sistema cardiaco preparatore del sangue caldo. Naturalmente il sistema sensorio, il sistema glandolare e il sistema nervoso dovettero ora trasformarsi in modo da armonizzarsi entro l’organismo umano col sopraggiunto nuovo sistema del sangue caldo.

 

• Ma gli organi dei sensi vennero trasformati in modo che, dalla coscienza solo per immagini dell’antica Luna, potè nascere la coscienza oggettiva che trasmette la percezione delle cose esterne, e che l’uomo attualmente possiede dalla mattina quando si sveglia, fino alla sera quando si addormenta.

Sull’antica Luna i sensi non erano ancora aperti verso l’esterno; le immagini della coscienza sorgevano da dentro; appunto questo aprirsi dei sensi verso l’esterno è la conquista dell’evoluzione terrestre.

 

È stato più sopra accennato come non tutti i germi dei corpi umani esistenti allo stato embrionale su Saturno vi avessero raggiunto la mèta prefissa, e come sul Sole fosse sorto così un secondo regno naturale accanto al regno umano nella sua forma di allora.