Misteri: di Cristo, di Michele e di Sorat

O.O. 346 – Apocalisse ed agire sacerdotale – 12.09.24


 

Miei cari amici;

• nel corso del primo 666  Sorat era ancora segretamente celato all’interno del corso evolutivo degli eventi;

non lo si vedeva in una figura esteriore, viveva all’interno delle gesta dell’arabismo e l’iniziato lo poteva vedere.

• Quando furono trascorsi i secondi 666 anni egli si mostrò già nel pensare e nel sentire dei templari perseguitati.

• Ed ancora prima della fine di questo secolo, egli si mostrerà

comparendo in parecchi uomini, come quell’entità da cui essi saranno posseduti.

Compariranno uomini di cui non si potrà credere che siano veri uomini.

 

Anche esteriormente si svilupperanno in una forma singolare.

Esteriormente saranno nature intensivamente forti con tratti furiosi ed una furia distruttrice nelle loro emozioni.

Avranno un volto in cui esteriormente si scorgerà un volto animale.

 

Gli uomini di Sorat saranno riconoscibili anche esteriormente

e non vorranno soltanto deridere nella maniera più terribile tutto ciò è spirituale,

bensì combatterlo e gettarlo nel fango.

Per esempio, si sperimenterà, in ciò che in un certo qual modo

è concentrato in germe in uno spazio ristretto nell’attuale bolscevismo,

come questa cosa verrà inserita nell’intera evoluzione terrestre dell’umanità.

Perciò è importante che tutto ciò che può anelare alla spiritualità lo faccia davvero.

 

Infatti, ciò che si oppone alla spiritualità sarà presente,

perché esso lavora non, per così dire, in libertà, bensì con determinazione.

• Da questa determinazione, ne consegue che Sorat alla fine di questo secolo sarà di nuovo libero

e che lo sforzo di spazzare via tutto ciò che è spirituale,

risiederà nelle intenzioni di un grande numero di anime terrestri

come previde profeticamente lo scrittore dell’Apocalisse,

descrivendo nel volto bestiale e nella forza bestiale le azioni dell’oppositore nei confronti dello spirituale.

 

Già al giorno d’oggi sono presenti dei veri dispiegamenti di forze contro lo spirituale.

Questi però, sono solo i primi germi.

Vediamo come lo scrittore dell’Apocalisse previde tutto.

Vide il vero svolgimento del Cristianesimo come un avvenimento solare,

vide, però, anche questo orrore dell’evoluzione del demone solare.

 

Tutto questo gli ondeggiava davanti. Alla comparsa di Michele nell’evoluzione spirituale dell’umanità, alla fine del diciannovesimo secolo, e alla comparsa del Cristo eterico, nella prima metà del ventesimo secolo, seguirà la comparsa del demone solare prima della fine di questo secolo.

 

In questa nostra epoca di Michele,

in cui noi viviamo volendo proprio lavorare nel campo del teologico, della religione,

dobbiamo in primo luogo lavorare all’Apocalisse, a sentire e a pensare apocalitticamente

e non a rimanere incollati a ciò che sono meri fatti esteriori,

bensì elevarci agli impulsi spirituali che vi stanno dentro.

 

Viene proprio aperta la via per la comparsa dei demoni, che sono i seguaci del grande demone solare. Si dovrebbe soltanto parlare con quegli uomini giudiziosi che, per esempio, ne sanno qualcosa del punto di inizio della guerra mondiale. Non si riceverà mai del torto nell’affermare che, i circa quaranta uomini che sono colpevoli dello scoppio della guerra mondiale, avevano quasi tutti al momento dello scoppio di questa guerra delle coscienze attutite.

Ciò è la porta di entrata per potenze demoniache arimaniche, e uno dei più grandi fra questi demoni è Sorat. Qui vi sono i tentativi di Sorat di penetrare per lo meno temporaneamente nelle coscienze umane e provocare sciagura e confusione.

 

Non la guerra mondiale, bensì ciò che ne consegue, e che è più terribile, diverrà sempre più terribile, per esempio la condizione attuale della Russia, che è qualcosa a cui tendono gli spiriti di Sorat che sono penetrati nelle anime umane.

Queste sono cose che dobbiamo sapere. Poi, che cosa ha significato agire sacerdotalmente ai tempi in cui sulla Terra era presente della vera spiritualità? Miei cari amici, ciò significava nient’altro che agire non soltanto all’interno degli avvenimenti terreni, bensì agire nella piena coscienza di stare all’interno del mondo spirituale, della piena coscienza del rapporto con il mondo degli Dèi. E lo scrittore dell’Apocalisse ha redatto l’Apocalisse in questo spirito.

 

Chi vuole condurre gli uomini allo spirituale,

deve penetrare con lo sguardo nello stesso spirituale.

 

E questo ogni periodo lo deve fare a suo modo. Dobbiamo solo prestare attenzione alle regolarità, con cui – certamente in maniera esteriore – appare così logica la sequenza dei faraoni egizi, e capiremo che questi faraoni non si sono susseguiti per caso, bensì che in scritti antichissimi era loro prescritto cosa, ognuno di questi che si susseguiva ad un altro, doveva considerare suo compito e che l’impulso alla formulazione del suo compito scaturiva da ciò che più tardi venne detta la manifestazione di Ermete.

 

Non si intende la manifestazione di Ermete che oggi si conosce con qualche storpiatura,

bensì l’antica saggezza di Ermete che appartiene anche agli antichi misteri,

in cui si parlava della manifestazione in tre diversi modi:

• Di una manifestazione del Padre,  • di una manifestazione del Figlio,  • di una manifestazione dello Spirito.

 

Tutto ciò indica che ovunque nel sacerdozio

si tratta di agire nel mondo materiale a partire dallo spirituale

e che, anche il sacerdozio, è stato ovunque inteso così.

 

Tutto ciò deve divenire di nuovo impulso sacerdotale

dopo che il fatto di agire dal mondo spirituale per un certo periodo non poté più venire percepito come verità.

 

Nella formazione dell’umanità

che nell’epoca dell’anima cosciente ha assunto progressivamente in tutti i campi forme materialistiche

si è ben lontani dal potere cogliere delle cose come il mistero della transustanziazione

e, con ciò i segreti spirituali del Cristianesimo.

 

Per i singoli individui che devono agire nel sacerdozio significa esprimere già di fronte alla formazione attuale una specie di falsità sui profondi contenuti di mistero che sono legati alla transustanziazione.

Da ciò derivano queste discussioni razionalistiche sulla transustanziazione nel modo in cui fecero la loro comparsa con il secondo attacco di Sorat e nel modo che si sono propagate fino al terzo attacco di Sorat.

 

• Non è di nessuna importanza prendere l’Apocalisse e solamente commentarla.

• Ha soltanto senso se accostandosi all’Apocalisse si diventa apocalittici

e se da questo divenire apocalittici si impara a capire il proprio tempo,

in modo da poter rendere gli impulsi del proprio tempo impulsi del proprio agire.

 

L’uomo del presente, qui, è proprio dentro anche con l’agire sacerdotale, dovendo scrutare

• il sorgere dell’epoca di Michele negli anni settanta del secolo precedente,

• l’apparizione del Cristo nella prima metà del ventesimo secolo

• e la comparsa minacciosa di Sorat e dei sostenitori di questi, alla fine del ventesimo secolo.

 

In qualità di uomini che sanno interpretare i segni del tempo,

dirigiamo la nostra vita nel senso dei tre misteri del tempo,

• il mistero di Michele,    • il mistero del Cristo,    • e il mistero di Sorat

e poi agiremo in maniera appropriata nel campo che ha indicato il nostro karma

ed il sacerdote agirà parimenti sul suo piano sacerdotale.