Nel centro del sole vi è l’azione feconda cosmica.

O.O. 207 – Cosmosofia I° – 24.09.21


 

Dal punto di vista cosmico possiamo osservare

• il dissolversi della materia sulla luna,

• la nascita di qualcosa di sempre nuovo e fresco nel sole.

 

Visto spiritualmente attraverso lo sguardo spirituale, già quando si abbandona la consueta osservazione sensibile per lasciare agire l’immaginazione, ci si rende conto che la luna è in un ininterrotto divenire che la porta a frantumarsi di continuo

 

La luna va vista così:

• un cerchio, un cerchio ristretto, concentrato, piccolo e poi la luna stessa che si frantuma nello spazio.

 

• Diversa è la situazione nel sole.

Già con l’immaginazione vediamo come la materia non si raccolga allo stesso modo,

come in realtà si avvicini al centro, ma per venire vivificata nello sprigionarsi dei raggi.

• Non vi è frantumazione, ma accoglimento della vita che dal centro si propaga in tutte le direzioni

(v. disegno seguente).

 

Con la vita si sviluppa astralità.

Nella luna c’è il nulla, l’astralità viene distrutta.

Nel sole l’astralità si unisce all’irraggiarsi.

 

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• In verità il sole è qualcosa compenetrato di vita interna,

dove il centro è sopportato ed ha un’azione feconda.

Nel centro del sole vi è l’azione feconda cosmica.

 

In realtà anche dal punto di vista cosmico nel contrasto di luna e sole vi è

• da un lato il respingere la materia nel caos

• e dall’altro lo sbocciare, lo spuntare, il germogliare della materia.

Immergendoci nella nostra interiorità, vediamo il caos interiore, il nostro aspetto lunare.

Qui c’è la luna interiore.

 

La materia viene distrutta proprio come succede nello spazio dove vi è la luna.

Attraverso i sensi però penetra in noi l’aspetto solare, aggiungendosi a quello lunare.

La materia che si polverizza interiormente viene sostituita dall’elemento solare.

La materia cade in continuazione nell’elemento lunare,

e l’uomo tramite i sensi assorbe in continuazione l’elemento solare (v. disegno).

 

Così siamo in relazione con il cosmo, e occorre pertanto avere capacità di percezione

• per l’elemento lunare, per ciò che si frantuma, per ciò che si disperde in polvere cosmica,

• e per ciò che di vivificante vi è nell’elemento solare.

Con queste due esperienze si ravvisa

• in ciò che si frantuma e si polverizza il mondo del Dio padre, che durerà

• finché il mondo non si trasformerà nel mondo del Dio figlio,

in sostanza reso possibile fisicamente dall’elemento solare.

 

• Gli elementi lunare e solare si rapportano tra di loro come la divinità del Padre alla divinità del Figlio.

• Tutto questo era percepito istintivamente nei primi secoli del cristianesimo

e deve di nuovo essere conosciuto in piena consapevolezza,

se l’uomo vorrà essere in grado di affermare di sé in tutta onestà: sono un cristiano.