Nel mondo manifesto il corpo fisico è quello in cui l’uomo è simile al mondo minerale

O.O. 13 – La scienza occulta nelle sue linee generali – (II)


 

Nel considerare l’uomo dal punto di vista della conoscenza soprasensibile, si ha subito un’applicazione delle caratteristiche generali di questa conoscenza.

Essa poggia sul riconoscimento del « mistero manifesto » nella propria entità umana.

Ai sensi e all’intelletto fondato su di essi è accessibile solo una parte di ciò che la conoscenza soprasensibile riconosce come ente umano completo.

 

Questa parte è il corpo fisico, per illuminare il concetto del quale occorre rivolgere anzitutto l’attenzione al fenomeno che si presenta come il grande enigma in ogni osservazione della vita – la morte – e conseguentemente alla cosiddetta natura inanimata, al regno minerale che sempre porta la morte in sé.

 

Per tal modo si accenna a fatti la cui spiegazione completa è possibile solo mediante la conoscenza soprasensibile, e ai quali deve essere dedicata una parte importante di questo libro.

Ma qui ora devono prima venir date alcune idee per un orientamento.

 

• Nel mondo manifesto il corpo fisico è quello in cui l’uomo è simile al mondo minerale;

• d’altra parte non può considerarsi corpo fisico ciò che differenzia l’uomo dal minerale.

 

Per uno studio spregiudicato è della massima importanza il fatto che la morte mette in evidenza quella parte dell’entità umana che, sopravvenuta la morte, è della stessa natura del mondo minerale.

• Si può indicare il cadavere come quella parte dell’uomo che, dopo la morte, è soggetta a processi che si svolgono nel mondo minerale.

• Si può sottolineare il fatto che in questa parte costitutiva della natura umana, cioè nel cadavere, sono attive le stesse sostanze e le stesse forze del regno minerale; ma occorre insistere non meno vivamente sul punto che con la morte il corpo fisico entra in decomposizione.

 

È pure giustificato l’affermare: certamente nel corpo fisico dell’uomo sono attive le stesse sostanze e forze che nel minerale, ma durante la vita la loro attività è posta al servizio di qualche cosa di più elevato.

Esse non agiscono in modo conforme al mondo minerale che quando interviene la morte; allora entrano in gioco come lo devono in conformità della loro natura, cioè come dissolvitrici della forma del corpo fisico.

 

Bisogna così distinguere nell’uomo nettamente l’elemento manifesto dall’occulto poiché,

durante la vita, l’elemento occulto deve condurre una lotta continua

contro le sostanze e le forze del mondo minerale entro il corpo fisico.

 

Se questa lotta cessa, si manifesta l’attività minerale.

Questo è il punto in cui entra in campo la scienza del soprasensibile.

Essa deve cercare che cosa conduce tale lotta.

È questo appunto che rimane celato all’osservazione dei sensi ed è accessibile solo all’osservazione soprasensibile.

 

Come l’uomo arrivi a vedere il « nascosto » così apertamente, nello stesso modo in cui gli occhi ordinari vedono i fenomeni sensibili, sarà detto in altra parte di questo libro: qui descriveremo solamente ciò che risulta all’osservazione soprasensibile.

È già stato detto che l’indicazione della strada per arrivare alla visione superiore può riuscir utile all’uomo solo quando egli si sia familiarizzato, attraverso una semplice narrazione, con ciò che vien rivelato dall’indagine soprasensibile.

 

• In questo campo ( soprasensibile) si può infatti comprendere anche ciò che ancora non si può osservare:

• anzi la strada buona alla percezione, alla visione, è proprio quella che parte dalla comprensione.

 

Ora, se anche l’elemento nascosto che nel corpo fisico lotta senza tregua contro la decomposizione si può osservare solo per mezzo della visione superiore, nei suoi effetti è chiaramente evidente anche per un giudizio limitato alle cose manifeste.

E tali effetti si esprimono nella forma o figura, secondo cui sono connesse, durante la vita, le sostanze e le forze minerali del corpo fisico.

Questa forma scompare a poco a poco, e il corpo fisico diviene parte del mondo minerale quando interviene la morte.

 

• Ma la visione soprasensibile può osservare nell’ente umano, come un elemento costitutivo a sé,

ciò che durante la vita impedisce alle sostanze e alle forze fisiche

di seguire le proprie vie che conducono alla dissoluzione del corpo fisico.

• Possiamo chiamare « corpo eterico » o « corpo vitale » questo elemento indipendente.