Nel terzo dei periodi delle vite fra morte e rinascita l’uomo giunge nel dominio degli angeli

O.O. 26 – Massime antroposofiche – Lettera del 25.01.1925 (Parte 2°) – massime n° 150-152


 

In questo stadio egli si trova, nei confronti della gerarchia degli angeli,

in una relazione analoga a quella in cui stava nel secondo stadio nei confronti della gerarchia degli arcangeli.

• Ma la relazione con gli angeli è tale che, grazie ad essi, viene ad esistenza la piena individualità indipendente.

Infatti gli angeli — ora non più in coro, ma un angelo per ogni uomo —

si limitano ad ottenere la giusta relazione delle vite fra morte e nuova nascita, e delle vite terrene.

 

•Un fatto a tutta prima rimarchevole è che nel secondo stadio dell’evoluzione delle vite fra morte e nuova nascita,

per ogni singolo uomo opera l’intera gerarchia degli arcangeli.

Più tardi a questa gerarchia viene assegnata la direzione dei popoli.

Per ogni popolo si ha allora un arcangelo come spirito del popolo.

Nelle razze rimangono attive le archai.

Anche qui per ogni razza agisce un solo essere della gerarchia delle archai, come spirito della razza.

 

Così l’uomo attuale contiene anche nella vita fra morte e nuova nascita il ricordo cosmico di stadi precedenti di queste esperienze. E questo ricordo si palesa chiaramente anche dove, nel mondo fisico, noi vediamo svolgersi vicende guidate dallo spirito, come nelle razze e nei popoli.

 


 

150In un secondo periodo dello svolgimento delle vite fra la morte e una nuova nascita

l’uomo entra nel dominio degli arcangeli.

Durante questo periodo viene posto nell’anima il germe per la futura autocoscienza,

dopo che esso era stato predisposto nella formazione della figura umana durante il primo periodo.

 

151 — In questo secondo periodo

l’uomo viene immerso nel fisico, da parte degli influssi luciferici ed arimanici,

più a fondo di quanto non sarebbe avvenuto senza tali influssi

 

152 — Nel terzo periodo l’uomo giunge nel dominio degli angeli

che però esercitano il loro influsso soltanto nel corpo astrale e nell’io. Questo è il periodo attuale.

Ciò che è avvenuto nei primi due periodi sussiste nell’evoluzione dell’umanità,

e spiega il fatto che nell’epoca dell’anima cosciente (nel secolo diciannovesimo)

l’uomo guarda nel mondo spirituale come in un’oscurità completa.