Passato luciferico e avvenire arimanico alla luce del presente.

O.O.193 – Sull’incarnazione di Arimane – o4.11.1919


 

La fase evolutiva dell’umanità che comincia nel nostro tempo, presenta dei caratteri molto peculiari: certo, si può dire questo per ogni epoca, ma è necessario, di ciascuna, precisare i caratteri. Per l’essenziale, tutto ciò che l’umanità vivrà in un lontano avvenire, in ciò che concerne il mondo fisico, sarà in una fase di decadenza e di regressione, in un’evoluzione retrograda. È passato il tempo in cui l’umanità progrediva grazie a delle forze fisiche sempre più nobilitanti.

 

Nell’avvenire prossimo, l’umanità progredirà ancora, ma solamente nel suo sviluppo spirituale,

elevandosi un poco alla volta oltre i fenomeni del piano fisico.

Quanto si svolgerà su questo piano non sarà di natura tale a procurare all’uomo grandi soddisfazioni.

 

Dobbiamo attenderci una “guerra di tutti contro tutti”, come l’ho annunciata da tempo nelle mie conferenze di Scienza spirituale. Troverete la definizione di questo termine nel mio ciclo relativo all’Apocalisse. È una cosa che gli uomini attuali dovranno prendere molto, molto seriamente. Non bisogna che questa prospettiva resti teorica; essa deve al contrario, potersi avvertire nelle azioni, nel comportamento degli uomini. E giustamente, perché gli uomini – per parlare con familiarità – avranno poche occasioni di rallegrarsi, saranno condotti a comprendere sempre meglio che il solo progresso possibile dipenderà dalle loro forze spirituali.

 

Si può comprendere pienamente questo stato di cose se si abbracciano con un vasto sguardo lunghi periodi di tempo e se ne traggono delle direttive per l’avvenire. Si vede allora quali scopi perseguono le potenze che s’esteriorizzano quaggiù provocando delle guerre devastatrici, periodiche, di cui la recente catastrofe, non è, in fondo, che la prima. Effettivamente, risulterebbe puerile credere che uno degli effetti della recente Guerra mondiale sia stato quello di portare sul piano fisico degli schiarimenti durevoli alla pace! Non sarà così.

• Quello che dovrà assolutamente prodursi sulla Terra, è un progresso d’ordine spirituale.

 

Ci si può rendere conto di quella che sarà la sua direzione, se si considera l’epoca relativamente lontana che ha preceduto il Mistero del Golgota, ma del resto, è necessario conoscere il significato reale di questo Mistero e sapere come continuerà ad agire nell’evoluzione futura dell’umanità.

 

Abbiamo già studiato qui, il Mistero del Golgota da punti di vista estremamente diversi. Oggi, aggiungeremo qualcosa a queste considerazioni storiche caratterizzando un poco la civiltà che ha preceduto il Mistero del Golgota. Diciamo, a partire dal terzo millennio prima della nostra epoca: detto altrimenti, tratteggiando la civilizzazione precoce che è durata fino all’apparizione del cristianesimo.

 

In questa grande civiltà pagana, la cultura ebraica, che è molto differente, s ’è inserita come un’oasi, ed è da qui che nacque il Cristianesimo.

Comprenderemo la cultura pagana, quando ci renderemo conto ch’essa riposa su di una conoscenza, una visione, un’azione umana, fondate su forze sovra-terrestri.

 

Al contrario, è solamente grazie alla cultura ebraica che l’elemento morale s’è introdotto nell’umanità.

L’elemento morale non aveva nessuna esistenza autonoma nella cultura pagana.

In compenso, questa cultura era tale, che l’uomo vi risentiva la sua appartenenza al cosmo intero.

 

È importante notarlo specificatamente:

l’uomo che viveva sulla Terra al tempo di questa antica civiltà pagana, si sentiva membro dell’intero cosmo.

Sentiva le forze che agivano nel movimento dei pianeti prolungarsi nelle sue proprie azioni,

o per meglio dire nelle forze che sottendevano alle sue azioni.

 

• Ciò che fu più tardi l’Astrologia, e ciò che porta ancora questo nome ai nostri giorni,

non è che un riflesso, spesso deformato ed illusorio,

di quanto fu l’antica saggezza pagana, ispirata dal movimento degli astri,

i quali fornivano delle direttive ad ogni comportamento umano.

 

Non si comprendono queste culture antiche se non quando si getta un poco di luce, grazie all’investigazione spirituale, sull’evoluzione esteriore dell’umanità durante il quarto o quinto millennio precedente la nostra era. Si avrebbe torto nel rappresentarsi l’esistenza degli uomini sulla Terra in questi tempi, come troppo simile alla nostra.

 

È ben più vero il dire che in questi millenni – retrocedendo fino al settimo – (civiltà paleo-indiana)

gli uomini non manifestavano che una vita psichica pressoché interamente istintiva,

somigliante nel confronto a quella degli animali più che a quella degli uomini attuali.

Ma sarebbe una concezione troppo grossolana il pensare semplicemente che questi uomini somigliavano,

più che a noi, a degli animali!

 

Senza dubbio, essi erano per il loro psichismo, più prossimi all’animale, ma i loro corpi servivano da strumento a delle alte entità spirituali ed essi si sentivano membri dei mondi superiori, dei mondi cosmici.

 

• Se si retrocede molto lontano nel passato, ad esempio fino al quinto millennio, (civiltà pleo-persiana)

si trova che gli uomini di quei tempi utilizzavano i loro corpi come degli strumenti,

ma non si sentivano in alcun modo prigionieri di quei corpi.

• Per caratterizzarlo più chiaramente diciamo che quando questi uomini erano nello stato di veglia,

si accontentavano di uno psichismo quasi istintivo,

ma che essi avevano dei sogni coscienti che illuminavano le loro anime crepuscolari.

• Questi sogni mostravano loro come fossero discesi in questi corpi animali, per utilizzarli.

 

Questa mentalità particolare passò attraverso i riti, nei culti, specificatamente nei Misteri di Mithra. Là, il principale simbolo è l’immagine del dio Mithra sormontante il toro, con al di sopra, il cielo stellato al quale egli apparteneva e al di sotto, il mondo terrestre al quale apparteneva il toro. In realtà, quest’immagine non era un simbolo per gli uomini d’allora, era una visione della realtà.

 

L’uomo si diceva: quando io sono, la notte, fuori dal mio corpo, appartengo alle forze del cosmo, del cielo stellato.

Quando mi risveglio, al mattino, utilizzo un istinto animale in un corpo animale.

In seguito, si può dire, sopraggiunse una fase del tutto crepuscolare della coscienza umana,

che divenne oscura e ottenebrata.

I sogni si fecero sempre più rari e una vita assolutamente istintiva prese il sopravvento,

ma quanto era stato vissuto in una fase precedente s’era conservato nei Misteri, soprattutto nei Misteri asiatici.

 

Soltanto l’umanità comune, che i Misteri non influenzavano, vegetava come v’ho detto.

Questo perdurò durante il quarto millennio fino all’inizio del terzo,

su tutti i territori conosciuti in quell’epoca;

fu questa una vita psichica istintiva, crepuscolare, ma i Misteri erano presenti.

Grazie ad essi in cerimonie efficaci, il mondo spirituale interveniva

e, da questo lato, gli uomini furono nuovamente illuminati.

 

Ora, verso l’inizio del terzo millennio si produsse qualcosa di estremamente notevole:

se si vuole precisare la vita psichica istintiva della quale vi parlo,

è necessario dire che l’entità psico-spirituale dell’uomo

non era ancora capace di servirsi degli organi umani dell’intendimento, della ragione.

• Questi organi esistevano già, ma l’entità umana non sapeva utilizzarli.

In tal senso gli uomini non potevano acquisire la minima conoscenza per mezzo del pensiero, del giudizio.

Non potevano acquisire se non ciò che donavano loro i Misteri.

È allora che si verificò un avvenimento notevole, nell’est dell’Asia, all’inizio del terzo millennio.

 

Un bambino nacque in una nobile famiglia, nell’ambito d’una stirpe sacerdotale dei Misteri. Le circostanze fecero che questo bambino, crescendo, potesse prendere parte alle cerimonie del Tempio – senza dubbio a seguito d’una Ispirazione ricevuta dal clero del tempo – perché bisogna dire espressamente che la cosa era stata prevista e profetizzata dai sacerdoti.

S’arrivò così, al fatto strano, che verso l’età dei quarant’anni, egli si mostrasse capace di comprendere per la sola forza della sua ragione ciò che fino ad allora era sempre stato una rivelazione. Quest’uomo fu, in qualche modo, il primo a poter utilizzare gli organi d’intendimento e della ragione.

 

Questo nella cornice dei Misteri dell’estremo Oriente.

Se vogliamo tradurre in un linguaggio attuale ciò che i sacerdoti pensarono di questo avvenimento, diremmo semplicemente che ai loro occhi, l’entità incarnata in quell’uomo non era altri che Lucifero.

 

È un fatto importante, che nel terzo millennio prima di Cristo, nell’est dell’Asia,

avesse avuto luogo una incarnazione umana, carnale, di Lucifero.

Ora, questa personalità esercitò un grande influsso pedagogico,

ed è da essa che scaturì tutta la cultura pagana

di cui ho già parlato precedentemente, con la grande saggezza antica

che s’è prolungata nella Gnosi dei primi secoli cristiani.

 

Non bisognerà portare un giudizio negativo su tale cultura luciferica, perché tutto ciò che la Grecia ha prodotto di bellezza, e anche di saggezza filosofica, tutto ciò che si ritrova ancora presso i suoi pensatori e nelle tragedie di Eschilo, tutto questo non è stato possibile che grazie all’incarnazione di Lucifero.

Nei primi secoli cristiani, l’influenza di questa incarnazione luciferica agiva ancora potentemente nel sud dell’Europa, al nord dell’Africa e all’ovest dell’Asia.

 

E quando il Mistero del Golgota si manifestò sulla Terra,

fu essenzialmente attraverso la saggezza luciferica che potè essere compreso.

 

Ricordiamoci dunque, per ora, che si ebbe all’inizio del terzo millennio una incarnazione umana di Lucifero, in Cina. L’influenza di questa incarnazione, in ciò che concerne l’intelligenza degli uomini, non s’è estinta che nel quarto secolo dopo il Mistero del Golgota. Ebbe per molto tempo ancora delle eco e dei continuatori.

A questa incarnazione di Lucifero nell’alta antichità succedette l’incarnazione del Cristo all’inizio della nostra era – quest’ultima, a determinazione di ogni senso reale dell’evoluzione terrestre.

 

Ma una terza incarnazione andrà ad aggiungersi alle altre due, in un avvenire non troppo lontano. E gli avvenimenti della nostra epoca si dispongono già per preparare questa terza incarnazione.

Ciò che già si prepara, quello che accadrà senza alcun dubbio, in un tempo molto prossimo a noi, è una vera incarnazione di Arimane sulla Terra!

 

Come sapete, viviamo dalla metà del secolo quindicesimo in un periodo in cui l’umanità dovrà poco alla volta, prendere pienamente possesso delle forze della coscienza. Sarà dunque molto importante che gli uomini affrontino l’incarnazione di Arimane in un modo pienamente cosciente.

A dire il vero, l’incarnazione di Lucifero non era stata percepita e compresa che dai profeti dei Misteri antichi. In modo simile, il senso reale dell’incarnazione del Cristo è rimasto molto poco cosciente presso la maggior parte degli uomini.

 

Al contrario, l’umanità dovrà molto coscientemente accogliere l’incarnazione di Arimane sul piano fisico – nonostante gli sconvolgimenti che travolgeranno allora l’esistenza degli uomini perché, nel mezzo di queste guerre continue ed altre calamità, Io spirito umano diverrà sempre più ingegnoso nell’ambito fisico; e a causa di questi progressi dell’ingegnosità fisica, e di altri comportamenti umani che non si potranno impedire, l’incarnazione di Arimane diverrà non solo possibile, ma addirittura inevitabile.

 

Nel mondo sovrasensibile, la potenza arimanica prepara già la sua incarnazione.

Lo scopo di questa preparazione, è fare in modo che Arimane, quando apparirà sotto forma umana, possa sedurre e pervertire un numero d’esseri umani più numeroso possibile.

Lo scopo degli uomini sarà quello di vivere questo avvenimento in piena coscienza.

 

Se lo faranno, l’avvenimento tornerà a vantaggio dell’umanità, perché favorirà fra noi un’evoluzione spirituale superiore; grazie ad Arimane, si percepirà molto meglio ciò che l’umanità può o non può acquisire per mezzi puramente fisici.

L’essenziale è che gli uomini diverranno sempre più coscienti in tutti gli ambiti, e ch’essi comprenderanno sempre di più quali sono le attuali correnti che favoriscono o arginano i progetti d’Arimane.

È necessario sapere che Arimane vivrà sulla Terra fra gli uomini, ma che gli uomini resisteranno e decideranno loro stessi ciò che vogliono apprendere, o ricevere da lui.

 

La Scienza spirituale ha lo scopo di mostrare quali sono le correnti spirituali che favoriscono o contrastano Arimane, ma anche ciò che Arimane potrebbe impiegare per rendere gli uomini sempre di più inconsapevoli della sua venuta. In questo caso, egli li attaccherà, in qualche modo, di sorpresa, e potrà condurli a negare gli scopi dell’evoluzione spirituale della Terra, impedendo a questa evoluzione di raggiungere il suo normale fine.

 

Ma per comprendere tutto il processo di cui vi parlo, è necessario conoscere la vera natura di certe correnti – spirituali e non – che già ora esistono.

Non vediamo come si moltiplichino oggi, coloro che non vogliono saper nulla di una Scienza dello spirituale, d’una conoscenza dello spirituale. Non vediamo quanto diventino numerose le anime che non ricevono nessun impulso dalle antiche forze religiose?

 

Che si viva in un ambito ecclesiastico o meno, questo non ha più la minima importanza per la maggior parte d’essi. L’antico sapere religioso non ha più, ai loro occhi, alcun senso! Non c’è decisione neppure a tener conto, almeno dei nuovi apporti della vita spirituale che possono sorgere, qui e là, – anzi, quegli uomini li contestano, li rifiutano, si pongono sulla difensiva, li tacciano di non-senso o di generare complicazioni; essi non vi percepiscono nessun valore.

 

Ma l’uomo così come vive qui sulla Terra, è un’unità. Non si può separare il suo essere spirituale dal suo essere fisico. I due agiscono in concerto e formano un’unità, dalla nascita alla morte. E anche quando l’uomo non utilizza le sue facoltà psichiche a recepire lo spirituale, lo spirituale esiste non di meno!

 

Dal secondo terzo del diciannovesimo secolo, sapete, lo spirituale affluisce sulla Terra

da ogni parte e cerca di penetrare nell’evoluzione della Terra.

Ecco ciò che se ne può dire: lo spirituale è presente, ma gli uomini non vogliono accoglierlo.

Cosa diviene allora questo spirituale che si rifiuta?

 

Per paradossale che possa apparire

– perché molte sono le cose vere, e molto vere, che appaiono paradossali agli uomini d’oggi –

per poco che queste specie d’uomini siano sostenuti dal mangiare e dal bere

– lo spirituale affluisce loro attraverso i loro processi digestivi, nutritivi.

 

Questo è il segreto del cammino verso il materialismo, che è cominciato ad accentuarsi, o al meno, a predisporsi, verso il 1840. Gli uomini che non vogliono accogliere dello spirituale nelle loro anime ne ricevono, malgrado tutto, per il solo fatto che mangiano e bevono. Essi divengono dei mangiatori d’anima e dei fagocitatori dello spirito. E attraverso questo percorso, lo spirito si riversa in un elemento luciferico, lo spirito si trasmette a Lucifero. Le forze luciferiche se ne trovano rafforzate e potranno sostenere meglio la potenza arimanica, quando questa s’incarnerà.

 

Gli uomini dell’avvenire dovranno prendere coscienza di questo dilemma:

•  o essi accolgono consciamente la conoscenza spirituale

•  o essi mangiano e bevono inconsciamente dello spirito, liberando così delle forze luciferiche.

 

Arimane favorisce in modo particolare questa corrente dei mangiatori d’anima e spirito. È un mezzo, per lui, di cullare e addormentare gli uomini in una superba sicurezza, e quando in seguito, egli si unirà loro attraverso la sua incarnazione, potrà attaccarli di sorpresa, vale a dire, vincerli, poiché essi non saranno in grado di affrontarlo consciamente.

Arimane può anche lavorare direttamente nel preparare la sua incarnazione, e non manca di farlo.

 

Quando gli uomini attuali parlano di vita spirituale,

si tratta generalmente, tutt’al più di vita intellettuale.

Questa non s’unisce al vero mondo spirituale.

Una vita puramente intellettuale s’è generalizzata sempre di più;

inizialmente ha invaso le scienze, e ora, prende possesso della vita sociale.

Là, conduce a tutti gli eccessi possibili. Di che natura è dunque questa intellettualità?

Questa vita intellettuale è molto poco legata agli interessi, agli entusiasmi degli individui.

 

Vi domando: quanti insegnanti vedete oggi, nell’ambito scolastico dei differenti gradi che si donano al loro scopo con un reale entusiasmo?

Essi servono una certa scienza, perché il mestiere così vuole! Gli interessi immediati dell’anima intervengono troppo poco nella loro attività. E tale entusiasmo risulta ugualmente sbiadito presso i loro discepoli, presso i giovani. Considerate tutto ciò che si apprende durante le fasi della vita, e vedrete come la vita intellettuale sia diventata superficiale! Oppure, considerate il fatto che delle persone siano obbligate a scrivere e a pubblicare una quantità innumerevole di saggi e di opere intellettuali che si conserva nelle biblioteche, senza profitto per alcuno!

 

Questa vita intellettuale che non è animata da alcun calore d’anima, da nessun entusiasmo, da nessuna reale vita,

favorisce direttamente l’incarnazione di Arimane.

Gli uomini sono così cullati e addormentati per il profitto di Arimane.

Inoltre, esistono numerose correnti, spirituali e non, che Arimane può utilizzare

affinché gli uomini non s’orientino nel giusto modo.

 

In questi ultimi tempi, avete inteso proclamare dappertutto – e voi lo sentirete ancora – ch’è necessario creare degli Stati nazionali, nazionalistici, degli imperi basati sulla “libertà dei popoli”. S’intende rivendicare la “libertà”, vale a dire l’autonomia, per ciascun gruppo etnico, foss’anche estremamente piccolo.

Ma è passato il tempo dove era un bene fondare dei regni e degli imperi su dei legami di sangue, su dei lignaggi, su delle tribù!

 

E quando ci si richiama, ai nostri giorni, alla libertà di gruppi diversi, che sono nati dall’intelletto e non dallo spirito, si attizzano nell’umanità le più terribili discordie. Tali discordie, la potenza arimanica saprà mettere a profitto! Ogni sciovinismo, ogni falso patriottismo, saranno materiali con i quali Arimane costruirà il suo Impero.

 

Un’altra cosa ancora: vediamo dappertutto oggi che la gente affluisce a questo o a quel partito politico. Non si vuole assolutamente veder chiaro su queste opinioni partigiane, su questi “programmi” elaborati dai diversi partiti. Ai nostri giorni, è possibile dimostrare i principi più estremi – ad esempio, il leninismo – con una grande acutezza intellettuale, ma si può ugualmente dimostrare, con altrettanta acutezza, i principi contrari o altri, intermedi.

Si può, in realtà, dimostrare non importa quale opinione, non importa quale programma.

 

Lo spirito intellettualistico che regna oggi fra gli uomini non basta in alcun modo a dimostrare qualcosa della sua capacità vitale interiore, del suo valore vitale interiore. Esso fornisce dimostrazioni. Ma ciò che è dimostrato non dovrebbe essere ancora considerato come qualcosa che ha valore e forza di vita. Per questo gli uomini lottano l’uno contro l’altro, in partiti contrapposti: perché ogni idea di partito o almeno le idee sostanziali di un partito possono venir dimostrate con pari ragioni.

 

Il nostro intelletto si ferma alla superficie della comprensione delle cose:

non affonda in quegli strati dove si trova la verità vera.

 

Anche di questo ci si dovrebbe rendere conto in modo profondo e sostanziale. La gente oggi ama rimanere proprio in superficie con il suo intelletto, senza andare oltre con forze spirituali più profonde, che penetrino negli strati dell’essere corrispondenti all’essenza delle cose. Anche se basterebbe guardarsi solo un po’ intorno nella vita esteriore, perché già dagli aspetti più esteriori della vita spesso si capisce come proprio quel che piace oggi alla gente possa essere un’illusione. Nella scienza gli uomini d’oggi amano i numeri, e anche nella vita sociale il numero piace.

 

Provate ad osservare la scienza del socialismo: si basa sulle statistiche. E sulla base delle statistiche, cioè dei numeri, si prendono decisioni, si traggono deduzioni circa le cose più importanti. Ora, anche per mezzo dei numeri si può dimostrare e credere qualunque cosa, poiché il numero non è un mezzo per dimostrare qualcosa, ma uno strumento per ingannare la gente. E proprio là dove, partendo dai numeri, non si vede l’aspetto qualitativo, là dove non si va oltre la visione data dai numeri per osservare anche l’aspetto qualitativo, si vede come ci si possa lasciar ingannare al massimo dai numeri.

 

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Se le diverse cose che ho caratterizzato oggi continuano ad essere coltivate dagli uomini come lo sono odiernamente, allora, Arimane sarà, sulla Terra un ospite temibile, ma se gli uomini arriveranno ad assumere una piena coscienza su queste cose e le dirigeranno in un senso buono, allora, l’umanità potrà conquistare tutta la sua libertà di fronte ad Arimane; essa apprenderà grazie a lui che la Terra fisica è votata interamente alla decadenza e al declino; gli uomini si eleveranno per queste circostanze al disopra del mondo terrestre.

 

Quando, nella vita fisica, un uomo ha raggiunto una certa età, il suo corpo declina e ragionevolmente egli non se ne lamenta, perché capisce che la sua anima è chiamata ad una vita che non è più parallela al declino del corpo fisico. Vi è qualcosa, nell’umanità, che non è legato alla decadenza della Terra fisica – già cominciata – esso sussiste, mentre questa Terra declina sempre più, diventando una espressione dello spirituale.

 

Apprendiamo a dirci senza spavento che la Terra è entrata nella sua fase di decadenza, e che la vita umana non cessa di declinare nel senso del rapporto fisico.

Avremo del resto più forza per introdurre nella nostra civiltà l’elemento immortale che deve finalmente emergere da tutta l’evoluzione terrestre. È questo che volevo dirvi oggi.