Per due millenni il cristianesimo non avrebbe dovuto insegnare la reincarnazione

O.O. 93a – Elementi fondamentali dell’esoterismo – 03.10.1905


 

Sommario: Reincarnazione, evoluzione culturale e zodiaco. Cristianesimo e dottrina della reincarnazione. La dottrina della predestinazione di Agostino.

 

Le diverse reincarnazioni dell’individualità umana

sono come una specie di pendolo che oscilla da una parte e dall’altra fino a raggiungere una quiete ritmica

quando la parte superiore dell’uomo trova nel fisico un’espressione adeguata, uno strumento idoneo.

 

La posizione di Sole, Luna e Terra è così com’è adesso più o meno da quando hanno avuto inizio le reincarnazioni dell’essere umano. Dobbiamo capire che l’uomo fa parte del grande organismo cosmico. Nei periodi in cui avvengono grandi cambiamenti nella vita dell’umanità, anche nel cosmo avvengono possenti cambiamenti.

 

In passato, prima che ci fosse la reincarnazione, il Sole, la Luna e la Terra non erano ancora separati come adesso. Kant e Laplace svolsero le loro osservazioni basandosi esclusivamente sul piano fisico, e in questi termini loro teoria è assolutamente corretta. Ma non conoscevano il nesso con le forze spirituali. Quando il Sole, la Luna e la Terra sorsero dall’originaria nebbia infocata come corpi separati, anche l’uomo iniziò ad incarnarsi. Quando le incarnazioni dell’uomo avranno fine, anche il Sole tornerà ad unirsi alla Terra. Bisogna tener conto di questi nessi fra l’uomo e l’universo, sia in grande che in piccolo.

 

Avrete spesso sentito dire che di norma l’uomo si reincarna dopo un periodo di circa duemila anni. Si può esaminare in quale epoca passata si fossero incarnate le persone che vivono adesso. Di regola le anime che sono incarnate adesso le si ritrova intorno al 300-400 dopo Cristo. Accanto a queste se ne trovano altre che erano incarnate in diverse epoche, alcune prima, altre dopo. Tuttavia c’è un’altra via per determinare le incarnazioni, una via che porta in modo più sicuro alla meta. Possiamo dire: se le persone che muoiono oggi ritornassero subito, ritroverebbero più o meno le stesse condizioni di adesso. Ma l’uomo deve imparare il più possibile sulla Terra. Questo può avvenire solo se nell’incarnazione successiva egli trova qualcosa di nuovo, di sostanzialmente diverso dalle condizioni precedenti.

 

Proviamo a trasporci nell’epoca fra il 600 e l’800 avanti Cristo, cioè più o meno all’epoca in cui sono state composte l’Iliade e l’Odissea. Nei popoli progrediti di quell’epoca le condizioni di vita erano del tutto diverse da quelle di oggi. Per esempio ci stupiremmo, se vedessimo con quali comici strumenti si mangiava. Allora gli uomini non imparavano ancora a scrivere. I grandi poemi venivano tramandati oralmente. Quando una persona di quell’epoca si reincarna oggi, da piccola deve imparare cose del tutto diverse da quella volta. Adesso da piccoli si deve imparare a scrivere. La corrente culturale nel frattempo è andata avanti. Bisogna distinguere la corrente culturale dall’evoluzione della singola anima. Da bambini si deve recuperare la cultura, e per questo motivo ci si deve reincarnare bambini.

 

Ora dobbiamo chiederci: come subentrano sulla Terra condizioni così totalmente nuove? Questo fatto è in relazione con l’avanzamento del punto equinoziale di primavera. Circa nell’800 avanti Cristo in primavera il Sole iniziò a sorgere nella costellazione dell’Ariete, dell’Agnello. Ogni anno il punto di primavera del Sole si sposta un pochino più in là. In tal modo le condizioni sulla Terra cambiano sempre un pochino. Il Sole si trovava nella costellazione dell’Ariete nell’800 avanti Cristo. Ancor prima era nella costellazione del Toro, prima ancora nei Gemelli e prima ancora nel Cancro. Adesso, già da qualche secolo, sorge nella costellazione dei Pesci. Poi verrà l’Acquario. Alla precessione del Sole da una costellazione all’altra è connessa anche l’evoluzione della civiltà.

 

 

All’epoca in cui il Sole si trovava nella costellazione del Cancro, raggiunse il suo apice la cultura vedica degli Indiani, la cultura dei rishi. I rishi, questi esseri ancora semi-divini, insegnavano agli uomini. La civiltà atlantica era andata distrutta; era giunto un nuovo impulso. Nell’occultismo questo si chiama “vortice”. Questo è anche il motivo per cui per il segno zodiacale nel quale il Sole si trovava a quell’epoca si usa il segno del Cancro:

Il Cancro significa un nuovo impulso, un vortice.

• La seconda cultura viene contrassegnata con la costellazione dei Gemelli. A quell’epoca si comprese la natura gemellare del mondo, le polarità nel mondo, Ormuzd e Ahriman, il bene e il male. Per questo motivo anche i Persiani parlano dei Gemelli.

• La terza cultura è quella dei Sumeri, in Asia anteriore, e degli antichi Egizi. Le corrisponde la costellazione del Toro. Perciò in Asia si venera il toro e in Egitto Api. La lingua sumera, a quei tempi, a Babilonia e in Assiria era la lingua della saggezza. Poi il Toro decadde, e sorse l’Ariete. Il primo accenno a questo evento è la leggenda del vello d’oro.

• La quarta cultura è quella dell’Ariete, o dell’Agnello; il Cristo si trova nel segno dell’Ariete o dell’Agnello, ed è per questo motivo che chiama se stesso “l’agnello di Dio”.

• La successiva, quinta cultura, è la cultura esteriore materialistica nel segno dei Pesci. Questa si sviluppò specialmente a partire dal secolo XII e raggiunse il suo apice intorno all’anno 1800. Questa è la cultura del quinto periodo, quello attuale.

• Nella costellazione dell’Acquario, in futuro, verrà annunciato il nuovo cristianesimo. Il “portatore d’acqua” è anche quello che riporterà colui che c’è già stato: Giovanni il Battista. Egli precederà il Cristo anche in futuro, quando verrà fondato il sesto periodo di civiltà, quella spirituale. Il movimento teosofico deve essere la preparazione per quel momento.

 

Nel Nuovo Testamento l’espressione “sul monte” appare diverse volte. “Sul monte” significa nel mistero, nell’interiorità, nel profondo. Anche la predica sul monte non va considerata una predica al popolo, ma un insegnamento impartito ai discepoli nel profondo. La trasfigurazione sul monte va intesa in questo senso. Gesù andò sul monte insieme ai tre discepoli: Pietro, Giacomo e Giovanni.

Qui si dice che i discepoli andarono in estasi; in quel momento, accanto a Gesù apparvero Mosè ed Elia. Per un attimo lo spazio e il tempo sparirono; essi si trovarono con la coscienza sul piano mentale. Apparvero Mosè ed Elia, che fisicamente non erano più presenti. Essi vissero come un fenomeno reale: «Io sono la via, la verità e la vita».

• La via = Elia, la verità = Mosè, la vita = Cristo.

Questo apparve ai discepoli in forma sussistente. Una volta Gesù disse loro anche: «Elia è riapparso; Giovanni era Elia, ma non è stato riconosciuto». Ma aggiunse: «Non ditelo a nessuno, fino al mio ritorno».

 

Per due millenni il cristianesimo non avrebbe dovuto insegnare la reincarnazione. Non per motivi arbitrari, ma per motivi educativi, gli uomini non avrebbero dovuto saperne niente per duemila anni. Nel vangelo di Giovanni vi si accenna con il miracolo alle nozze di Cana, quando l’acqua viene trasformata in vino.

 

Negli antichi misteri veniva somministrata solo l’acqua, nei misteri cristiani, invece, il vino.

Infatti, con il consumo del vino, per i sacerdoti doveva andar persa la conoscenza della reincarnazione.

Chi beve vino non può pervenire ad alcuna vera conoscenza di manas, buddhi e atma.

Non può mai comprendere la reincarnazione.

Per “ritorno” il Cristo intende la riapparizione nel sesto periodo di civiltà, quando Egli ci verrà annunciato dall’Acquario.

Di fatto, la teosofìa spiega il testamento del cristianesimo e apre la strada a quell’epoca.

 

Ogni volta che il Sole avanza da una costellazione zodiacale all’altra, avvengono dei cambiamenti decisivi nella cultura. Nel mezzo trascorre un’epoca di circa 2600 anni. Se prendiamo il momento in cui il Sole entrò nel segno dell’Ariete o dell’Agnello, circa nell’800 avanti Cristo, per arrivare al 1800 d. C. ci sono 2600 anni. Intorno al 1800 siamo entrati nel segno dei Pesci. Così, la cultura materialistica raggiunse il suo apice. Essa era stata preparata nel Medioevo e adesso ha iniziato di nuovo a defluire.

 

Intorno all’anno 4400 l’umanità entrerà nel segno della cultura spirituale, quella dell’Acquario.

Ma la preparazione avviene già prima.

Con la costellazione cambiano dunque anche le condizioni. Con il procedere da una costellazione all’altra subentrano anche condizioni diverse, il che dà un senso al fatto di rinascere. L’uomo rinasce circa ogni duemilaseicento anni.

Ma le esperienze che fa in quanto uomo e in quanto donna sono così profondamente diverse che due di queste incarnazioni, una come uomo e una come donna, contano come una.

Passano circa milletrecento anni fra due incarnazioni come uomo o come donna, e circa duemilaseicento anni fra queste doppie incarnazioni, contandole come una sola.

 

In realtà l’essere umano è maschio o femmina solo riguardo al corpo fisico.

Quando il corpo fisico è maschile, il corpo eterico è femminile e viceversa.

• Solo il corpo astrale è contemporaneamente maschile e femminile.

 

L’essere umano porta in sé il sesso opposto come corpo eterico. Dunque l’uomo è etericamente femminile, la donna è etericamente maschile. Perciò la donna fisica ha anche molte caratteristiche maschili nascoste, l’incarnazione fisica è presente solo exotericamente. Così, ogni volta l’essere umano fa una costellazione sia come uomo che come donna. È sempre per questo motivo che il maestro disse a Sinnett che in un periodo di civiltà l’uomo si incarna più o meno due volte. In occultismo le due incarnazioni vengono contate insieme come una sola. Deve arrivare un’epoca in cui la donna si avvicini di fatto alla cultura maschile.

Nell’attuale movimento femminista va riconosciuta la preparazione ad un futuro movimento femminista del tutto diverso. In futuro la divisione in sessi verrà del tutto superata.

 

Il fatto che la dottrina della reincarnazione sia stata repressa per circa duemila anni dipende da un preciso motivo.

L’uomo doveva conoscere l’importanza della singola vita e imparare ad apprezzarla.

 

Ogni schiavo nell’antico Egitto era ancora convinto del fatto che sarebbe tornato, che un giorno sarebbe stato sovrano anziché schiavo, ma che doveva estinguere karma. Perciò la singola vita, per lui, non era tanto importante. Ma ora gli uomini dovevano imparare a conquistarsi un terreno solido sotto i piedi, perciò, per una incarnazione, la reincarnazione doveva restare ignota. Per questo motivo il Cristo addirittura proibì che si insegnasse qualcosa sulla reincarnazione.

 

Ma fra l’800 a. C. e circa il 1800 d. C. quel lasso di tempo era finito,

perché quasi tutti gli uomini avevano attraversato quell’incarnazione senza venire a sapere nulla della reincarnazione.

I grandi Maestri hanno il compito di non insegnare sempre subito tutta la verità,

ma di dare solo ciò di cui gli uomini hanno bisogno.

In quell’arco di tempo la mancanza di consapevolezza della reincarnazione

si espresse poeticamente nella Divina Commedia di Dante.

Nell’esoterismo monacale, invece, occasionalmente veniva ancora insegnata.

 

I trappisti devono tacere per una incarnazione, per poter diventare bravi oratori in quella successiva.

Essi vengono intenzionalmente educati in questo modo come bravi oratori, perché la Chiesa può averne bisogno.

Quando sant’Agostino enunciò la dottrina della predestinazione, fu del tutto consequenziale. Poiché nell’epoca del materialismo non si poteva insegnare la reincarnazione, dovette sorgere la dottrina della predestinazione di sant’Agostino. Solo in tal modo si potevano spiegare le diverse condizioni delle persone.

A sua volta, da questo dipende l’elemento profondamente materialistico del cristianesimo [tradizionale], che consiste nel far dipendere l’aldilà da un’esistenza fisica. Questa dottrina materialistica del cristianesimo ha, per così dire, dato i suoi frutti. Oggi non si ha più alcuna consapevolezza dell’aldilà. La socialdemocrazia è la conseguenza ultima del cristianesimo tradizionale. Tuttavia adesso deve giungere nel mondo un nuovo impulso. Quando finisce un ciclo, arriva un nuovo impulso.

 

Il cristianesimo preparò l’epoca materialistica, che venne affermandosi poco a poco.

Per dare avvio alla cultura materialistica,

per milletrecento anni gli uomini dovettero avere una dottrina come quella portata dal cristianesimo,

per cui l’uomo fa dipendere l’intera eternità dall’unica vita terrena.

 

La borghesia urbana fu poi la vera e propria fondatrice dell’epoca materialistica. Già ai tempi del Cristo lo spirituale dovette essere tradito dal materiale. Giuda Iscariota dovette tradire Cristo. Però si può dire: se non ci fosse stato Giuda, non ci sarebbe nemmeno il cristianesimo. Giuda è il primo che si attacca al denaro, cioè alla cultura materiale. In Giuda si incarna l’intera epoca materiale. Quest’epoca materiale ha oscurato e offuscato lo spirituale. Il Cristo, con la sua morte, diventa il redentore dell’epoca materiale.