Per gli occultisti la libertà è legata in maniera inscindibile al concetto dell’amore.

O.O. 104 – L’Apocalisse – 30.06.1908


 

Se non fosse possibile anche per l’uomo sprofondare nell’abisso del male,

non sarebbe neppure raggiungibile per lui quello che noi chiamiamo da un lato « amore » e dall’altro « libertà »;

per gli occultisti la libertà è infatti legata in maniera inscindibile al concetto dell’amore.

 

La libertà sarebbe impossibile per l’uomo, l’amore sarebbe impossibile per l’uomo, se non fosse possibile quello sprofondarsi. Un uomo che non avesse la possibilità di scegliere il bene o anche il male, per sua propria libera decisione, sarebbe un essere condotto al guinzaglio verso un bene da raggiungere di necessità, un essere per il quale non vi sarebbe scelta nel decidere per il bene sulla base della volontà, pienamente purificata in se stessa, e dell’amore che scaturisce dalla libertà. Ad un uomo cui non fosse possibile seguire il mostro dalle due corna, sarebbe anche impossibile seguire Iddio sulla base di un amore che sgorga da lui.

 

È nell’intendimento della saggia Provvidenza dare all’umanità, in via di evoluzione attraverso il nostro sistema planetario, la possibilità della libertà; e tale possibilità della libertà non poteva venir data a nessun’altra condizione se non a quella che l’uomo stesso potesse scegliere, per libera elezione, fra il bene e il male.

 

Si potrebbe però dire che questa è soltanto una vuota teoria e che gli uomini non solo stentano molto a dire una cosa del genere a parole o a trovarla in via teorica come una specie di spiegazione, ma ancor più ad afferrarla col sentimento. Oggi accade di rado che gli uomini arrivino al pensiero: « Io ti ringrazio, o saggia Provvidenza, di aver reso possibile che io ti porti incontro un amore non da te costretto, ma che sgorga libero nel mio petto; di non costringermi ad amarti, ma di avermi lasciato la scelta di seguirti o meno ». In realtà l’uomo dovrebbe pervenire a questo sentimento se potesse veramente sentire una tale spiegazione teorica.

 

Ma da una considerazione chiaroveggente del mondo si può anche dare un altro conforto o, per meglio dire, un altro acquietamento. Già ieri è stato detto, infatti, che una disposizione quasi immodificabile per l’abisso l’ha soltanto chi già oggi in qualche modo viene irretito nei tentacoli della bestia dalle due corna, del grande tentatore, verso le arti della magia nera. Ma anche per tali uomini, che oggi cadono nelle arti della magia nera, ci sarà in avvenire ancora una volta la possibilità di ritornare sui loro passi.

 

Per coloro invece — e si tratta per ora della maggior parte degli uomini — che assolutamente non sono messi in condizione di soggiacere alle arti della magia nera, per costoro esiste, è vero, una certa disposizione verso il male senza ritorno in quello che seguirà alla grande guerra di tutti contro tutti; ma in avvenire la possibilità di ritornare sui propri passi e dedicarsi al bene sarà molto maggiore della spinta a seguire incondizionatamente il male.

 

Da queste conferenze risulta che a quegli uomini che oggi si indirizzano ad una concezione spirituale del mondo per continuare a vivere, al di là della grande guerra, entro il sesto periodo di civiltà (rappresentato dall’apertura dei suggelli), risulta che a quella schiera è possibile accogliere il principio del Cristo. Essi potranno accogliere gli elementi spirituali che verranno predisposti durante il periodo indicato quale comunità di Filadelfia; essi potranno vivere nel prossimo periodo con una forte attitudine alla spiritualizzazione.

 

Chi oggi si indirizza ad una concezione spirituale,

accoglie poderose disposizioni per percorrere le strade dirette verso l’alto.

Non si deve assolutamente misconoscere quanto sia importante che già oggi un certo numero di uomini non resti sordo

di fronte all’annuncio della cosiddetta concezione antroposofica del mondo

che, in modo cosciente, porta nell’umanità le prime disposizioni verso la vita spirituale;

cosa che in precedenza avveniva in modo incosciente.

È importante che questa parte di uomini accolga le prime disposizioni coscienti dirette al progresso.

 

Ma per il fatto che oggi una piccola schiera si separi per fondare una grande fratellanza destinata a sopravvivere fino all’epoca dei sette suggelli, per questo fatto verranno appunto aiutati anche gli altri uomini che oggi ancora restano sordi all’annuncio della concezione antroposofica del mondo. Le anime di oggi devono infatti attraversare diverse incarnazioni fino alla guerra di tutti contro tutti, ed altre ancora fino al punto determinante dopo quella grande guerra. E ancora dopo noi dovremo sperimentare diverse trasformazioni durante l’epoca dei suggelli; gli uomini avranno quindi frequenti occasioni di aprire il loro cuore alla concezione spirituale del mondo che oggi scorre attraverso il movimento antroposofico.

 

Ci saranno frequenti occasioni,

e non dovete credere che le occasioni dell’avvenire saranno soltanto come quelle che esistono oggi.

Oh, il modo in cui noi oggi possiamo annunziare la concezione spirituale del mondo agli altri uomini

è ancor qualcosa di molto debole!

 

Oggi, se anche un uomo potesse parlare così che la sua voce risonasse immediatamente come il fuoco dello spirito,

questo sarebbe ancora qualcosa di debole in confronto alle possibilità che esisteranno nei corpi futuri,

maggiormente sviluppati, per additare ai propri simili il movimento spirituale.

• Quando tutta l’umanità, nelle epoche future, sarà sempre maggiormente evoluta,

si avranno allora tutt’altri mezzi mediante i quali la concezione spirituale del mondo potrà penetrare nei cuori.

 

Allora, la parola più infiammante di oggi sarà limitata e debole, di fronte a quanto in avvenire agirà per dare la possibilità di accostarsi alla concezione spirituale del mondo a tutte quelle anime che ancor oggi vivono in corpi il cui cuore è insensibile per tale concezione spirituale.

 

Noi siamo all’inizio del movimento spirituale; esso crescerà,

e occorrerà molta ostinazione, occorrerà irrigidirsi molto

per chiudere i cuori e le anime di fronte alle poderose impressioni dell’avvenire.

 

Le anime, oggi viventi in corpi provvisti di un cuore

capace di ascoltare e sentire la concezione antroposofìca del mondo,

si preparano per questo a vivere in futuro in corpi

nei quali sarà loro data la forza di servire i loro simili che fino ad allora

non avranno avuto la possibilità di sentir battere i loro cuori in tale maniera.

 

Noi siamo soltanto i preparatori dei preparatori, e null’altro.

Il movimento spirituale è oggi soltanto una piccolissima fiammella,

ma esso andrà crescendo nel futuro in un poderoso fuoco spirituale.

 

Se noi poniamo dinanzi all’anima nostra quest’altra immagine e ce ne compenetriamo, sentendola giustamente,

allora susciteremo in noi un tutt’altro sentimento, una tutt’altra possibilità di conoscenza di questo fatto.

Oggi solo quella che noi chiamiamo magia nera può in un certo modo traviare gli uomini,

coscientemente o incoscientemente.

 

Chi oggi vive la sua giornata abituale e non viene per nulla toccato dalla concezione spirituale del mondo, chi si lascia vivere nel suo comodo stordimento quotidiano e dice: che m’interessa quel che dicono quei sognatori di antroposofi?…, tutti costoro non hanno che scarsissime possibilità di entrare nei circoli della magia nera. Per costoro avviene soltanto che essi mancano oggi l’occasione di cominciare ad aiutare in futuro i loro simili negli sforzi per raggiungere la vita dello spirito. Per loro stessi poco risulta perduto.

 

Coloro invece che ora iniziano ad avvicinarsi alla vita spirituale in modo illecito, accolgono in loro le primissime disposizioni di quanto si potrebbe chiamare magia nera. Esistono ben pochi individui che già oggi siano in preda alla magia nera, nella maniera spaventosa della quale in realtà si deve parlare per quest’arte orrenda dell’umanità.