Processi iniziatici interiori

O.O. 100 – Evoluzione dell’Umanità e conoscenza del Cristo – 20.11.1907


 

Le considerazioni seguenti aiuteranno a capire i processi iniziatici interiori.

La coscienza dell’Io individuale è nel mondo fisico.

Gli uomini muovono i loro passi sulla Terra insieme al loro Io.

 

L’Io degli animali, invece, è sul piano astrale.

Ogni gruppo di animali vi ha una coscienza dell’Io comunitaria.

Ma nel mondo astrale non si trova solo l’Io degli animali,

vi è anche l’Io del corpo che l’essere umano ha in comune con l’animale,

ossia l’Io del corpo astrale umano.

 

Nel mondo devachanico troviamo gli Io delle piante,

nonché l’Io di quel corpo che noi abbiamo in comune con il vegetale, ossia l’Io del corpo eterico.

 

Innalzandoci a livelli ancora più elevati, al devachan superiore,

vi troviamo l’Io dei minerali e l’Io di quella parte costitutiva umana

che l’uomo ha in comune con i minerali, ossia l’Io del corpo fisico.

• Con il corpo fisico, dunque, noi siamo in collegamento con il devachan superiore.

• Con il nostro Io individuale noi siamo qui nel mondo fisico.

 

Quando l’Io del corpo astrale di un iniziato è stato compenetrato e rielaborato dal suo Io individuale,

diviene cosciente sul piano astrale, può averne la percezione e divenire attivo in esso.

Vi incontra le entità che sono incarnate nei corpi astrali,

anche le anime di gruppo degli animali e quelle entità superiori che il cristianesimo chiama Angeli.

 

• Nel caso di un’iniziazione di grado ancora superiore,

viene compenetrato dall’Io individuale anche l’Io del corpo eterico.

La coscienza umana si estende così verso l’alto dentro il mondo devachanico,

ove incontra gli Io dei vegetali e lo Spirito planetario.

 

• Un’iniziazione di grado ancora superiore avviene quando l’Io individuale compenetra l’Io del corpo fisico.

In tal caso, l’uomo perviene alla coscienza personale anche nel mondo spirituale superiore,

nel quale incontra l’Io dei minerali e Spiriti ancora più elevati.

L’iniziazione è, perciò, un’ascesa a mondi superiori, ove si incontrano entità sempre più elevate.

 

 

Si potrebbe ricorrere a questa immagine:

• l’Io del corpo eterico può essere paragonato all’ingegnere

• l’Io del corpo astrale può essere paragonato all’autista di un’automobile

• l’Io dell’Io individuale, corpo fisico, può essere paragonato al possessore dell’automobile.

 

Quando l’Io individuale consegue il pieno dominio sui tre corpi, ha formato l’interiore armonia. Un’entità che possedeva pienamente quest’armonia è Cristo. Egli è apparso in Terra affinché l’uomo potesse sviluppare la forza dell’interiore armonia. In questo Figlio dell’Uomo si vede rappresentata l’intera l’evoluzione dell’umanità fino al più elevato grado spirituale.

Prima quest’armonia interiore non c’era, al suo posto agivano le leggi esterne.

L’armonia interiore è l’impulso nuovo che l’umanità ha ricevuto per mezzo di Cristo. L’uomo deve acquisire la facoltà-Cristo, ossia deve sviluppare il Cristo interiore.

 

Ma come, secondo l’espressione goethiana, «l’occhio è formato mediante la luce per la luce», così quest’interiore armonia, questo Cristo interiore è acceso solo mediante la presenza del Cristo esteriore, storico: prima della Sua comparsa gli uomini non avevano la possibilità di raggiungere questo grado di evoluzione spirituale.

Gli uomini vissuti prima della vita storica del Cristo non sono di certo esclusi dalla grazia che per mezzo della Sua comparsa si è riversata sull’umanità. Non bisogna dimenticare, infatti, che, secondo la legge della reincarnazione, dovranno tornare, e che perciò avranno occasione di sviluppare il Cristo interiore.

 

Di ingiustizia può parlare solo chi dimentica la dottrina della reincarnazione.

Il Vangelo di Giovanni mostra la via che conduce al Cristo storico, a quel Sole che accende nell’uomo la luce interiore, come il Sole fisico ha acceso la luce dei nostri occhi.