Quattro tipi di anime di gruppo – II

O.O. 104 – L’Apocalisse – 27.06.1908


 

Durante l’epoca atlantica l’uomo ha attraversato quattro di questi stati della grande epoca in modo da sentirsi quale anima-gruppo, come sono state indicate in aquila, leone, toro e uomo.

Durante queste quattro razze principali dell’epoca atlantica, l’uomo elaborò a poco a poco quelle quattro anime-gruppo.

 

• Ora, poiché residuano sempre delle razze, come per esempio quella indiana è rimasta malgrado altre se ne siano evolute (le cose si compenetrano sempre) rimasero anche le quattro teste che, all’inizio del quinto periodo di civiltà atlantico, indicavano le anime di gruppo. Abbiamo dunque la bestia a quattro teste.

 

• Quando cominciò ad indurirsi dall’eterico nel fisico, l’uomo andò in pari tempo formando

quattro diverse parti del corpo, in modo corrispondente alle quattro anime-gruppo.

E per il fatto che quel che prima era coscienza di anima-gruppo si trasmuta in coscienza individuale, per questo, all’inizio del quinto periodo dell’Atlantide, nell’uomo si ha un confluire di quello che prima era quadruplice.

Egli porta in sé le quattro teste che si sommano nella sua testa, via via in formazione.

 

• Mentre egli si va sviluppando nel corso del quinto periodo, essa si forma dall’insieme delle quattro teste di gruppo.

In corrispondenza di quelle quattro teste, l’uomo ha quattro parti del suo corpo fisico.

E sono dunque le quattro « corna »; si può così pensare:

• in quanto l’uomo era eterico, egli aveva quattro teste, quattro teste di animale

(soltanto l’ultima è già di animale-uomo), così bisogna intendere la cosa; egli era a quattro teste,

ed ognuno dei sistemi di forze corrispondenti alle singole teste formò degli organi fisici.

 

• Abbiamo visto ieri che uno dei sistemi di forze formò il nostro cuore,

e precisamente quello che è in relazione con la testa del leone.

I singoli organi umani sono condensazioni delle corrispondenti parti del corpo eterico.

Così pensa lo scrittore dell’Apocalisse. Egli conclude: quel che è fisico è condensazione dell’eterico.

 

• Come voi potreste pensare: la pelle s’ispessisce e forma un callo, così lo scrittore dell’Apocalisse pensa:

l’uomo esiste etericamente, e si ispessisce, diventa fisico. —

Poiché l’uomo esiste poi in quattro modi, in quattro anime-gruppo, si formano quattro di tali condensazioni.

Esse costituiscono il suo corpo fisico.

 

• È questa la ragione per la quale si indica come « corno » quello che, nel corpo fisico, corrisponde al corpo eterico:

il corno è un ispessimento calloso.

Si indica quindi l’uomo, come appunto egli è diventato nel quarto periodo dell’epoca atlantica,

quale animale con quattro teste e quattro corna.

 

• E quindi si evolve ulteriormente verso l’uomo individualizzato.

Questo avviene nelle vicinanze dell’odierna Irlanda.

L’uomo attraversa i tre ultimi periodi in modo da avere la disposizione per l’io umano.

 

• Seguendo esteriormente il corso della sua evoluzione fisica,

egli non forma un corpo animalesco, ma sale al gradino umano.

Egli forma sempre più il grado umano, fino ad accogliere il principio del Cristo.

Se guardiamo l’uomo odierno, ci diremo: l’uomo non era un tempo come appare oggi davanti a noi.

 

• Affinché potesse diventare così, egli dovette attraversare quattro anime-gruppo di animali,

dovette essere incarnato in corpi che corrispondono all’attuale figura del leone, del toro, dell’aquila e dell’uomo.

Poi egli salì più in alto e divenne sempre più simile all’uomo mentre spariva la figura della precedente anima-gruppo.

Essa più non esiste, l’uomo ha assunto aspetto d’uomo.