Quel che affiora nella vita usuale è l’immagine riflessa della sfera animico-spirituale

O.O. 153 – Natura interiore dell’uomo e vita fra morte e nuova nascita – 08.04.1914


 

La scienza ci si presenta dicendo

che tutto quanto gli uomini dicono, pensano e vogliono è legato ai processi del sistema nervoso.

• Qui la scienza ha ragione,

ma così essa non può ricavare con i suoi mezzi il modo in cui la vita animica è legata con il sistema nervoso.

• Procedendo con la scienza dello spirito bisogna arrivare a sostrati della vita animica molto più profondi.

Così si nota che per l’usuale pensare quotidiano

è senz’altro giusto che tutti i pensieri da noi formati siano per esempio legati al cervello. Ma come?

 

La sfera animica più profonda, della quale la coscienza ordinaria non sa assolutamente nulla,

elabora una certa parte del cervello, manda innanzi tutto la sua forza elaborativa nei sensi e nel cervello.

• Per il fatto che la parte animica subcosciente elabora il sistema nervoso, esso diviene uno specchio,

quel che affiora nella vita usuale è l’immagine riflessa della sfera animico-spirituale.

 

Come avvicinandoci a uno specchio non ci vediamo o ci sentiamo, ma vediamo solo la nostra immagine riflessa,

proprio così ci comportiamo nel nostro quotidiano pensare, sentire e volere.

• La sfera animica più profonda prima lavora, e ciò che viene elaborato fa sì che qualcosa possa venir percepito.

Così è la sfera animico-spirituale che elabora l’occhio e che determina alcuni processi nell’occhio.

• L’occhio rimanda poi indietro nella sfera animico-spirituale  quelli che per esempio chiamiamo colori.

Così è la parte animico-spirituale più profonda che lavora in quella corporea.

 

La scienza dello spirito condurrà gli uomini a riconoscere

che siamo noi stessi a vivere all’interno delle nostre rappresentazioni

e a preparare col nostro essere più profondo il corpo,

affinché esso diventi una struttura che riflette, che rispecchia.