Saturno è la memoria vivente dell’universo

O.O. 228 – Le individualità spirituali del sistema solare – 27.07.1923


 

In un certo senso in antitesi con l’individualità lunare è il pianeta più esterno

(tale era considerato dagli antichi, più tardi vennero scoperti Urano e Nettuno di cui oggi però non parleremo);

questa antitesi è l’individualità di Saturno .

 

Saturno viene toccato in molti modi dall’universo, ma la sua indole

è tale che esso non rimanda indietro nulla, almeno sulla Terra;

nulla riflette degli impulsi ricevuti dall’universo.

 

Certo anch’esso viene illuminato dal Sole

ma quanto ci rimanda dei raggi solari non ha alcun significato per la vita terrena;

• per contro Saturno è nel nostro sistema solare il pianeta che è dedito pienamente al proprio essere.

 

Verso il cosmo irraggia il proprio essere.

Saturno dice sempre a chi lo osserva come esso è in realtà.

• Mentre la Luna, considerata dall’esterno, dice ad ognuno com’è il resto dell’universo,

• Saturno nulla dice degli impulsi ricevuti dal cosmo, ma parla sempre solo di sé.

 

Dice solo quel che esso è, e che man mano si rivela

come una specie di memoria del nostro sistema planetario.

Saturno ci appare come il pianeta che nel nostro sistema solare ha preso lealmente parte a tutto

e che con fedeltà lo ha conservato nella memoria, nella sua memoria cosmica.

• Esso tace sui fatti attuali dell’universo; accoglie le cose e le trasforma nel suo interiore elemento animico-spirituale.

 

Tutti gli esseri che vivono in Saturno si dedicano certo al mondo esterno,

ma accolgono in silenzio, muti, gli avvenimenti cosmici nella sfera dell’anima e raccontano solo degli eventi passati.

Saturno quindi è nel cosmo come la memoria itinerante del nostro sistema planetario:

racconta in realtà i segreti del sistema planetario, come un fidato depositario di ciò che vi è avvenuto.

 

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Se dunque volessimo penetrare nei segreti dell’universo, guarderemmo invano verso la Luna, dovremmo invece per così dire entrare in confidenza con gli esseri lunari per apprendere da loro qualcosa su quei segreti; con Saturno questo invece non è necessario: è sufficiente un’apertura verso lo spirito e Saturno si trasforma all’occhio dello spirito, dell’anima in un vivido storico del sistema planetario.

 

Nelle sue narrazioni non nasconde nulla di quanto ha da dire su quel che è avvenuto entro il sistema planetario. In questo senso è come immagine l’assoluta antitesi della costituzione lunare, poiché parla incessantemente. Parla del passato del sistema planetario con interiore calore e fuoco, tanto che in realtà è rischioso divenire troppo intimi con quanto dice poiché parla degli avvenimenti trascorsi con abnegazione tale che ci si appassiona al passato dell’universo. Istiga di continuo chi vuol ascoltare i suoi segreti a considerare insignificanti le cose terrene e ad immergersi in modo completo e assoluto in quel che la Terra era un tempo.

 

Saturno descrive con chiarezza tutto ciò che il nostro pianeta era stato prima di diventare Terra. È il pianeta del nostro sistema solare che ci rende infinitamente caro il passato. Le persone che hanno una propensione terrena per Saturno sono quelle che guardano volentieri al passato, che non amano il progresso, ma vorrebbero che quel che è stato tornasse sempre di nuovo. In questo modo ci si accosta all’individualità di Saturno.