Uomo – composto da tre parti settemplici

O.O. 137 – L’uomo alla luce di Occultismo, Teosofia e Filosofia – 12.06.1912


 

L’uomo, in ordine alla sua figura esteriore, è anzitutto un uomo composto da tre parti settemplici.

 

Veramente il tempo non è sufficiente per seguire la questione in tutti i suoi dettagli.

Ricordatevi di ciò che sta scritto nella Scienza occulta e cioè che l’uomo, prima di attraversare questo stato terrestre, ha attraversato tre altri stati precedenti (antica Luna, antico Sole e antico Saturno), che il primissimo germe della forma umana fìsica esteriore esisteva già durante l’antica condizione di Saturno, e che poi questo uomo fisico è stato nuovamente sempre più perfezionato.

 

Se pensate a tutto questo, direte a voi stessi:

• “ciò che oggi ci appare come un corpo così meraviglioso

ha percorso una lunghissima evoluzione attraverso tre stadi: quello di Saturno, quello del Sole e quello della Luna.

• Ognuna di queste condizioni può essere suddivisa in sette,

e ogni settimo di queste condizioni ha impresso qualcosa nella figura dell’uomo, vi ha lasciato una traccia”.

Così avete le tre settemplici forze formative.

 

Ciò che non vi si può trovare è soltanto quello che l’uomo vi ha aggiunto durante l’epoca terrestre. Ma questo appunto è fragile: l’insieme dell’intera figura, che è stato spezzato da Lucifero. In modo che se si divide l’uomo in tre volte sette parti, si ottiene l’espressione dell’uomo fisico sulla Terra, ovvero di ciò che le precedenti condizioni di Saturno, Sole e Luna hanno impresso nell’uomo fisico.

 

Abbiamo qui a che fare a tutta prima con l’uomo fisico. Il discepolo della scienza occulta lo deve osservare così come in parte lo abbiamo osservato in queste conferenze, per quanto ci è stato consentito dal tempo a nostra disposizione. Ma agli studiosi della teosofia si può semplicemente indicare ciò che esiste per primo: ed è il corpo fisico dell’uomo. Se si osserva l’uomo si ha così a che fare dapprima con il suo corpo fisico: quella forma complessa che ha attraversato tante condizioni e che dispiega ancora oggi le impronte di queste numerose condizioni.

 

Abbiamo però osservato l’uomo anche nei suoi movimenti interni. E ricordatevi dove ciò ci abbia condotto ieri.

La figura si vede, i movimenti però – già ieri abbiamo dimostrato che è diffìcile riuscire a scoprire quali siano i movimenti essenziali – come tali non si vedono. Ma una peculiarità è risultata naturalmente dal nostro esame: appunto da questa capacità di movimento dell’uomo, siamo stati ricondotti indietro fino al tempo dell’antico Sole.

 

Ora non vi sembrerà più strano, se richiamo la vostra attenzione sul fatto che una tale interiore mobilità umana è in connessione con le esperienze che l’uomo ha attraversato durante l’antica epoca solare.

Mentre dunque, in quanto uomo fisico, quale lo vediamo oggi, egli porta in sé l’impronta di Saturno, Sole e Luna, così pure, in quanto uomo interiormente mobile, egli porta in sé le forze per la sua mobilità interiore dall’antica epoca solare, attraversando l’epoca solare, l’epoca lunare e l’epoca terrestre fino ai nostri giorni.

 

Ciò che non è forma, bensì è il fondamento interiore della mobilità,

lo indichiamo come il “primo uomo invisibile”.

• Non lo si vede, questo uomo invisibile.

• Se ne vedono soltanto le conseguenze esteriori: i movimenti.

• Lo si indica come l’“uomo eterico”, il “corpo eterico”.

Il corpo eterico può essere percepito soltanto per mezzo di una coscienza superiore,

ma i suoi effetti nel mondo fisico sono i movimenti interni dell’uomo.

 

In quanto l’uomo ha dovuto attraversare tutte e tre le precedenti condizioni terrestri, egli è diventato uomo fisico. In quanto ha dovuto attraversare l’epoca solare e l’epoca lunare, è diventato uomo eterico. In quanto ha dovuto attraversare l’epoca lunare, ha potuto diventare uomo astrale. Qui ha inserito nei suoi movimenti tutto ciò che condusse al pensare, al sentire e al volere, perché questi potessero sorgere.

 

• Quando prendete le mosse da ciò che è interiore, e che non è né corporeo né esteriore,

giungete all’uomo astrale, che come tale è invisibile,

ma le cui espressioni intrinseche sono il pensare, il sentire e il volere.

 

E infine si arriva a ciò che la Terra ha iniziato a preparare nell’uomo,

e che solo in futuro porterà a termine, ovvero la completa formazione e l’ulteriore configurazione dell’io,

che è apparso nel corso dell’evoluzione terrena e che si educherà a gradi sempre più elevati:

“sé spirituale”, “spirito vitale”, “uomo spirito” (manas, budhi, atma).

E così abbiamo diviso l’uomo nei suoi arti costitutivi.

 

Da tutto ciò si può vedere che quando si arriva a comprendere l’uomo a partire dall’intero universo, ci appaiono di conseguenza non solo i diversi stati di coscienza, che si considerano allora come mondi, ma anche delle partizioni dell’uomo stesso: corpo fisico, corpo eterico, eccetera.

 

E ancora, con un esame razionale esteriore dell’uomo, si può arrivare all’idea seguente.

• Tu non vedi il corpo eterico, ma ne vedi le manifestazioni qui nel mondo fisico.

• Le manifestazioni del corpo eterico sono i movimenti nell’interno,

• le manifestazioni del corpo astrale sono il pensare, il sentire, il volere.

• L’“io” si manifesta da sé.

 

E non appena l’uomo usa la sua ragione abbastanza da capire che i movimenti che egli deve eseguire internamente non provengono dalla figura umana, che essi non possono provenire dal fisico, non appena egli si eleva all’unica idea ragionevole, cioè che tutto ciò deve provenire dal soprasensibile, egli ha anche la possibilità non soltanto di credere, bensì anche di comprendere con la ragione che esiste un corpo eterico.

 

Quando le conoscenze occulte sono da noi presentate con forme che parlano alla coscienza generale, allora l’occultismo è stato portato alla teosofia, gli si è data veste teosofica. Così come succede nella teosofia di parlare di piani, di livelli, così pure teosoficamente si parla dei diversi arti della natura umana. Tutto ciò che si può dire dell’uomo viene trovato per via occulta.

 

Quale discepolo della scienza occulta, si deve attraversare l’intero mondo,

si devono assumere i diversi stati di coscienza,  e allora si giunge a conoscere

che sono solo questi diversi stati di coscienza a spiegarci ciò che l’uomo realmente è,

di modo che nella sua essenza esso può venir compreso soltanto per mezzo dell’occultismo.

 

La teosofia non è che il tentativo di dare alle conoscenze occulte una veste di verità ragionevole,

perché l’uomo possa comprendere tutto da sé.

 

Se le esaminate con intelligenza, tutte le comunicazioni che vi ho fatto concordano fra di loro nei modi più diversi, e concordano anche col mondo. Ed è un simile esame intelligente ciò che realmente potrà darvi la conferma dei risultati acquisiti dall’occultismo.