Venere ci restituisce in immagini sognanti e colme d’amore tutto ciò che riceve dalla terra

O.O. 228 – Le individualità spirituali del sistema solare – 27.07.1923


 

Venere.

È in un certo senso – come lo si può esprimere? – scontrosa verso l’intero universo:

è riservata nei suoi confronti, non ne vuole sapere nulla.

Ritiene anzi che, aprendosi all’universo, proprio a causa sua perderebbe, per così dire, la verginità.

 

È sempre una fonte di turbamento quando qualche impressione dall’universo esterno vuole farsi strada fino a lei.

L’universo non le piace e respinge qualunque cavaliere giunga da là.

È difficile da esprimere perché naturalmente bisogna farlo in un linguaggio terreno, però è proprio così.

Per contro è incredibilmente sensibile proprio a tutto ciò che viene dalla Terra.

In un certo senso il nostro pianeta è in realtà il suo amante.

 

Mentre la Luna rispecchia tutt’attorno l’intero universo,

Venere non ne vuole sapere nulla ma rispecchia e riflette piena d’amore tutto ciò che riceve dalla Terra.

Se con l’occhio dell’anima cerchiamo di cogliere il mistero di Venere,

ci si presenta di nuovo la Terra intera, con tutti i suoi misteri animici.

 

In realtà sulla Terra gli uomini non possono fare nulla di autentico nel segreto della loro anima

senza che da Venere ne giunga il riflesso a chi è in grado di percepirlo.

Venere scruta tutti nel profondo del loro cuore perché questo le interessa, e permette che le si avvicini.

Su Venere dunque si ha ancora una volta quel che di più intimo vive sulla Terra, riflesso in modo singolare.

 

In realtà Venere, rispecchiandolo, trasforma tutto come il sogno trasforma gli avvenimenti della vita fisica.

Essa prende gli avvenimenti terreni e li tramuta in immagini di sogno.

L’intero cammino che percorre intorno alla Terra, e che costituisce la sfera di Venere, è in fondo un sogno.

E nelle più diverse creazioni oniriche vivono, mutati in sogni, i segreti terreni degli uomini.

 

Venere ha anche molto a che fare con i poeti.

I poeti naturalmente non lo sanno, ma essa ha molto a che fare con loro.

Tuttavia vi è qualcosa di assai singolare: ho detto che è scontrosa verso tutto il resto dell’universo; ed è proprio così. Ma non lo è allo stesso modo verso tutto quello che giunge dall’universo.

 

Vorrei dire infatti che

• per sua indole Venere rifiuta tutto quello che viene dall’universo, tranne ciò che giunge dalla Terra.

Ho detto come respinga ogni cavaliere; ascolta però con grande attenzione quel che Marte racconta.

Venere trasforma, illumina le sue sognanti esperienze terrene

con quel che Marte le trasmette dall’universo e che lei riceve.

• Tutte queste cose hanno comunque una parte fisica:

da esse sorgono gli impulsi per quel che viene creato, per ciò che nasce nel mondo.

 

Mentre Venere accoglie tutto quel che proviene dalla Terra, mettendosi poi in ascolto di Marte – non vuole che esso lo sappia, però lo vuole ascoltare – il Sole è l’elemento ordinatore tra loro; da tutto ciò si strutturano le forze che stanno alla base degli organi preposti alla formazione del linguaggio umano.

 

Volendo conoscere nel cosmo gli impulsi alla formazione del linguaggio,

si deve riflettere sul singolare vivere e tessere fra Venere e Marte.

 

Così, se il destino gioca in questo senso, ha un grande significato per l’evoluzione della lingua di un popolo in quale posizione sia Venere rispetto a Marte: ad esempio una lingua acquista un carattere più intimo, colmo d’anima se Venere è in congiunzione con Marte. Al contrario diventerà stridula e povera di anima se Venere e Marte sono in quadratura e a quel popolo ne giunge l’influsso.

 

Così si presentano nell’universo gli impulsi che formano e che poi agiscono nell’elemento terrestre.