Visione d’insieme dell’evoluzione terrestre: I – epoche, globi, ronde

O.O. 93a – Elementi fondamentali dell’esoterismo – 26.10.1905


 

Attualmente ci troviamo nel quinto periodo di civiltà della quinta epoca.

1 – Questa quinta epoca viene usualmente chiamata “epoca ariana” e comprende come primo periodo l’antico indiano, che si sviluppò nelle regioni dell’Asia meridionale. Là, moltissimo tempo prima che ci fossero i Veda, c’era una antichissima popolazione sud-asiatica. Tutto quel che abbiamo nei Veda è una debole eco di quanto fu proclamato dai risci come saggezza religiosa infinitamente profonda.

2 – In seguito nell’Asia anteriore abbiamo l’antica civiltà persiana, che ricevette le sue dottrine religiose e la sua cultura da Zarathustra. Le culture di Zarathustra più tarde ne solo soltanto un’eco.

3 – Poi come terzo periodo di civiltà abbiamo l’assiro-babilonese-egizio-caldaico, dal quale a poco a poco si sviluppò la cultura semitica-ebraica.

4 – Poi come quarto periodo abbiamo la civiltà greco-latina nell’Europa meridionale,

5 – fino all’affacciarsi dei popoli germanici in Europa settentrionale, centrale e occidentale.

6/7 – Ne seguiranno altri due.

Sette periodi di civiltà costituiscono, tutte insieme, una epoca.

 

L’epoca precedente si svolse in Atlantide, quella regione della Terra che in seguito fu inondata dall’Oceano Atlantico.

Ne fanno parte le seguenti sette stirpi:

primi i Rmoahal,               secondi i Tlavatli,               terzi i Toltechi,           quarti i paleo-Turani,

quinti i paleo-Semiti,            sesti gli Accadi,            settimi i Mongoli.

 

Tornando ancora più indietro nel tempo arriviamo al continente di Lemuria, fra Africa, Asia e Australia.

Qui arriviamo a tempi le cui condizioni erano totalmente diverse.

Poi si procede ancora oltre fino alla seconda epoca, quella iperborea, e alla prima epoca, quella polare.

Dunque al tempo attuale seguiranno altri due periodi di civiltà e due epoche.

 

• Mano a mano che andiamo indietro nel tempo, troviamo uomini fatti di materia sempre più sottile.

All’inizio della sua evoluzione, la Terra era materia eterica sottile; a quei tempi tutti gli esseri erano fatti di questa materia eterica sottile.

Alla fine della sua evoluzione, la Terra sarà di nuovo fatta di una simile materia eterica sottile.

Uno stato del genere, che la Terra attraversa cominciando dalla materia eterica più sottile e poi addensandosi e di nuovo tornando indietro ad uno stato di materia fisica eterica sottile, lo si chiama “globo”.

Il globo fisico si sviluppa dunque da uno stato ancora più sottile di quello del più sottile etere fisico.

L’eterico origina dall’astrale e ritorna all’astrale.

 

Nel globo precedente, tutti gli esseri sono in uno stato astrale.

Il globo astrale oggi non si libra da qualche parte nello spazio celeste: gli esseri che erano sullo stesso si addensarono e il globo astrale si addensò insieme a loro. Questo globo è la Terra stessa.

Il passaggio dal globo astrale a quello fisico è una trasformazione di stato.

 

Anche sul globo astrale si svilupparono sette stati che si susseguono.

Nella letteratura teosofica ci si è abituati a chiamare anche questi stati “epoche”; ci furono dunque sette epoche astrali.

Anche il globo astrale si addensò in materia astrale solo in modo graduale.

Prima, il globo astrale era ancora molto più fine, e cioè della stessa materia della quale oggi sono tessuti i nostri pensieri.

Perciò la si chiama “materia mentale” e il globo “globo mentale”.

Là, sul globo mentale, c’erano sette epoche mentali umane che si susseguono con annessi e connessi.

Questo fu preceduto da uno stadio evolutivo ancora più sottile, di materia ancora più sottile, il globo mentale arupa: a-rupa, perché non c’erano ancora forme, ma tutto era ancora soltanto accennato.

Questi vengono chiamati “i quattro globi”, ma in realtà sono quattro forme della Terra che si susseguono.

Abbiamo così sette ronde:

 

 

Ora seguiamo la Terra fisica, fino a quando giungerà alla sua fine.

Essa torna ad essere una Terra eterica, poi una Terra astrale.

Sulla Terra astrale precedente, gli esseri sono ancora esseri indeterminati, che ricevono la loro forma da forze che si trovano all’esterno.

Quando l’uomo sarà di nuovo su una Terra astrale, potrà darsi da sé la sua propria forma.

 

Sulla precedente Terra astrale sono stati Jehova e le sue schiere a dare all’uomo la forma.

Ma sulla Terra astrale plastica l’uomo si darà da sé la sua forma con la sua stessa forza interiore, perciò questo si chiama “globo plastico”, e i globi successivi, un globo rupa e un globo arupa, si comportano in modo analogo.

L’uomo deve affinarsi del tutto, prima di essere, infine, ancora solo come un germe, come uno stato di seme, di tutto ciò che ha accolto in sé. Allora tutte le esperienze alla fine sono concentrate in lui in un punto come forza.

I germi che erano presenti sul primo globo non contenevano ancora tutto ciò. Ma sull’ultimo globo i germi contengono tutto ciò che hanno sperimentato nei diversi globi.

 

Fra i singoli livelli materiali di questi globi non c’è una differenza graduale, ma uno stato piuttosto brusco. Come quando si prende del sale, lo si fa sciogliere nell’acqua e poi si lascia che si riformi di nuovo, così un globo giunge in uno stato di sonno (pralaya), dal quale poi sorge il globo successivo.

Fra due stati di veglia i globi attraversano un piccolo stato di sonno.

Quando l’uomo ha raggiunto l’ultimo livello, il settimo, attraversa uno stato di sonno più lungo.

Si è arricchito, e ora può nuovamente percorrere la via verso un livello superiore. A tal fine, egli deve prima attraversare un pralaya più lungo. Questo pralaya più lungo però non è uno stato di sonno indifferenziato, uniforme, bensì molto differenziato.

 

Se l’uomo ha sviluppato le facoltà occulte così tanto da dormire coscientemente nel sonno senza sogni, ha sviluppato una coscienza devachanica. Ciò gli consente di seguire quel che avviene fra la morte e una prossima nascita.

Questa coscienza può essere ulteriormente incrementata. Allora egli diventa capace di osservare ciò che accade fra un globo e l’altro.

Come terzo grado di coscienza si raggiunge la capacità di osservare ciò che accade fra le ronde. Questo terzo stato corrisponde dunque ad una coscienza fra due ronde.

 

• Essere in grado di osservare fra due vite terrene è il primo grado di coscienza superiore;

fra due globi il secondo,

• e fra due ronde il terzo grado.

 

Il sonno cosciente, che rende capaci di farlo, è di natura totalmente diversa.

Fra l’ultima ronda di uno stato planetario e la prima di quello successivo, al di là della coscienza ci sono altri cinque stati.

Le sette ronde e i cinque stati del pralaya sono detti, insieme, i dodici gradi dell’anno cosmico.

Poi si torna ad attraversare il tutto, ma ad un livello superiore.

 

Attualmente siamo nella quarta ronda della Terra e altre tre l’hanno preceduta.

Prima che ci fossero i germi dell’uomo attuale, l’uomo era già stato presente tre volte come seme; una volta in ogni ronda.

• In ogni ronda abbiamo sette stadi evolutivi, detti “globi”,

• e poi a loro volta sette in ogni globo, che sono detti “epoche”.

Sette ronde del genere insieme costituiscono un pianeta.

 

La prima ronda ebbe inizio con uno stato arupa e si condensò fino a diventare Terra.

La nostra Terra è già diventata fisica quattro volte.

Lo diventerà di nuovo altre tre volte.

Ognuno di questi addensamenti e discioglimenti fa parte di una ronda.

 

Sette di tali ronde vengono chiamate “un sistema planetario”.

Quando albeggiò la prima ronda terrestre, tutta la discendenza di quel che si era sviluppato sul pianeta lunare era presente in germe.

Fra l’ultima ronda lunare e la prima ronda terrestre ci fu un lungo stato di pralaya.

 

A quei tempi gli uomini lunari erano predecessori degli uomini che si trovavano ad uno stadio intermedio fra gli uomini attuali e gli attuali animali, secondo la loro natura inferiore.

• Gli animali attuali sono uomini lunari un po’ discesi,

• e gli uomini sono uomini lunari ascesi.

 

Ma sulla Luna anche le piante erano diverse da quelle attuali. Il regno vegetale si trovava fra l’attuale regno minerale e il regno vegetale, in modo analogo a come, adesso, una torbiera è mezza minerale e mezza vegetale. La Luna, in sostanza, era una grande pianta. Non c’erano ancora rocce. Questo regno minerale di tipo vegetale si addensò soltanto sulla Terra fino a diventare l’attuale regno minerale.

Il nostro attuale quarzo, la malachite, ecc. si sono addensati dalla piante lunari; le masse dolomitiche hanno avuto origine da piante originarie.

Sulla Luna dunque c’era un regno interposto fra l’attuale minerale e l’attuale pianta.

Vi radicavano le piante lunari, che avevano bisogno del suolo lunare. Queste piante, che non hanno trovato aggancio a terra, divennero parassite e devono ancor sempre crescere su delle piante, come per esempio il vischio. Questo cresce sulle piante, così come sulla Luna tutte le piante crescevano su una base semi-vegetale. Loki, il dio lunare, uccide Baldur col vischio, la pianta lunare.

 

Dunque, sulla Luna troviamo:

• un regno intermedio fra regno minerale e regno vegetale;

• un regno intermedio fra regno vegetale e regno animale;

• un regno intermedio fra regno animale e regno umano.

Questi erano i semi che passarono alla Terra.

 

• Durante la prima ronda terrestre, a poco a poco si separò il regno umano.

L’uomo divenne più umano, l’animale più animale.

Nella prima ronda terrestre i corpi esterni dell’uomo iniziarono a diventare più umani.

• Durante la seconda ronda si separò il regno animale,

• durante la terza il regno vegetale,

• durante la quarta il regno minerale.

Poi l’uomo fece una nuova ascesa.

 

Le prime tre ronde furono ripetizioni di stati precedenti e una preparazione per accogliere in sé il nuovo durante la quarta ronda, nell’epoca lemurica.

A questo punto l’uomo elabora il regno minerale.

 

Quando avrà trasformato il regno minerale in un prodotto della propria attività, verrà un’epoca in cui egli avrà trasformato tutto questo in modo che non ci sarà più nemmeno la più piccola briciola di regno minerale che l’uomo non abbia rielaborato artificialmente. Allora il tutto potrà trasformarsi in pure forme astrali. Questa è la redenzione di un regno.

 

• Nella quarta ronda l’uomo redimerà il regno minerale, quando lo avrà configurato a opera d’arte.

Poi tutto questo attraverserà un pralaya, allora non ci sarà più un regno minerale, ma tutta la Terra sarà diventata una pianta.

Allora l’uomo si sarà innalzato di mezzo livello e tutto il resto insieme a lui; per esempio, la cattedrale di Colonia sorgerà nella quinta ronda come pianta.

Non si lavora invano, quando si dà forma al regno minerale. La macchina, la cattedrale di Colonia cresceranno poi come mondo vegetale da quello che allora sarà il suolo.

 

• Nell’atmosfera della quinta ronda troviamo in forme di nubi viventi tutto ciò che oggi viene dipinto.

Qui abbiamo a che fare con una ripetizione ad un livello più alto, ripetizione nella quale tutto il nostro lavoro nel mondo minerale cresce intorno a noi.

 

• Nella quinta ronda redimiamo il mondo vegetale,

• nella sesta l’animalità,

• nella settima ronda il regno minerale.

Poi l’uomo è maturo per entrare in un nuovo pianeta.

 

Affinché egli potesse evolversi, gli altri regni dovettero essere un po’ sospinti verso il basso e in futuro egli dovrà riscattarli.

Dopo la settima ronda e un pralaya l’uomo passa poi ad un altro pianeta.

 

Sette ronde per sette globi ciascuno di sette epoche sono in tutto 343 stati sulla Terra.

 

• L’intera evoluzione terrestre ha il senso di suscitare nell’uomo la coscienza diurna di veglia,

• mentre l’intera evoluzione lunare ebbe il senso di sviluppare nell’uomo la coscienza immaginativa.

• Prima passò lo stato di sonno privo di sogni sul Sole; qui l’uomo era ancora una pianta dormiente.

• Uno stato ancora precedente – un profondo Stato di trance, che ancora oggi subentra in certi stati patologici – era presente su Saturno.

I singoli pianeti hanno quindi il senso di formare gli stati di coscienza che si susseguono:così in futuro si orienteranno secondo la moralità.

 

 

Come adesso i rapporti umani si orientano secondo la base naturale,

Essi si distingueranno in livelli karmici, secondo sette gradi di moralità

(categorie etiche di umanità).

La formazione di caste è una anticipazione di questa futura suddivisione morale.

Le categorie karmiche dovrebbero essere delineate in questo modo.