Visione d’insieme dell’evoluzione terrestre – III

O.O. 93a – Elementi fondamentali dell’esoterismo – 28.10.1905


Sommario: La quarta ronda terrestre. La separazione di Sole e Luna. L’unione del corpo astrale dell’uomo con la monade. L’intervento degli esseri luciferici e la lotta fra Jehova e Lucifero. Gli esseri elementari nell’epoca atlantica. Origine dei metalli. I nomi dei giorni della settimana in rapporto all’evoluzione planetaria.

 

Oggi vogliamo trattare della quarta ronda terrestre.

Nell’intero corso della nostra evoluzione dobbiamo considerare sette pianeti: Saturno, Sole, Luna, Terra, Giove, Venere, Vulcano, e, per ogni pianeta, sette ronde. L’attraversamento di una ronda lo chiamiamo anche “un regno”, e la quarta ronda sulla Terra la chiamiamo “il regno minerale”.

Adesso siamo sul quarto pianeta, nella quarta ronda e all’interno di questa ronda al quarto stato di forma, o globo. Quello fisico è sempre il quarto globo. Pertanto ci troviamo proprio a metà della nostra evoluzione.

 

Spesso questo viene sentito come qualcosa di straordinariamente importante per l’uomo. Tre pianeti, tre ronde, tre globi li abbiamo alle nostre spalle e altrettanti ne abbiamo davanti a noi. Ma se fossimo sulla Luna, vedremmo ancora un altro pianeta prima di Saturno; se fossimo su Giove, non vedremmo più Saturno, ma un pianeta dopo Vulcano.

La metà esatta della nostra attuale evoluzione era durante il quarto periodo della quarta epoca, presso i paleo-turani, la quarta stirpe atlantica.

 

In un determinato momento dell’evoluzione subentrò una specie di oscurità spirituale. L’umanità entrò in un’epoca oscura. Quest’epoca oscura viene chiamata kali yuga. Ciò che oggi l’uomo sa, lo sa ancora dal punto di vista che aveva in epoche precedenti della sua evoluzione.

• Alla fine della quinta ronda l’umanità potrà di nuovo vedere spiritualmente, e potrà vedere sia indietro che in avanti.

 

La quarta ronda terrestre iniziò quando dall’oscurità del pralaya, nel quale tutto era dissolto, venne fuori il primo globo arupico. Tutto ciò che oggi c’è sulla Terra vi era presente in pensieri senza forma. Se ne può ottenere il concetto corretto, limitandosi il più possibile a tutto ciò che esiste fisicamente, e immaginandolo in nuclei di pensieri. Le forme non c’erano ancora, ma c’erano solo i pensieri prima che assumessero una forma.

Se ci chiediamo: “E chi li ha, questi pensieri?” la risposta è: “Quella volta, questi pensieri li avevano degli esseri spirituali che sono collegati alla Terra”. Jehova e le sue schiere, per esempio, erano esseri spirituali di questo tipo, che riempivano ogni cosa intorno a noi sulla Terra. In quanto pensieri degli spiriti, quella volta tutti i pensieri erano presenti nel globo arupa.

 

 

 Che cosa ha indotto gli dèi a proporsi proprio il pensiero dell’uomo? Che cosa diede loro il modello per farlo?

Furono le monadi, che esistevano già in quell’epoca, ma che non si erano ancora congiunte all’umano. Lentamente esse si formarono come pensieri degli dèi.

Poi la sfera arupa si addensa; tutto si trasforma in forme di pensiero.

Tutta la Terra ne era ricolma, come se noi guardassimo in un modello più grande pieno di piccoli cristalli.

Vi erano contenute tutte le forme di uomini, animali e piante sotto forma di sagome.

Vi lavorano esseri spirituali, come un costruttore lavora ai suoi modelli. Essi vengono composti dall’esterno.

 

• Poi il tutto passa alla materia astrale. Sorge il globo terrestre astrale. In mezzo ci sono brevi pralaya.

Di nuovo qui sono le potenze divine agenti esteriormente, che fanno fluire fuori la materia astrale riempiendo le forme di luce e colore. Qui si trovano tutte le figure astrali di uomini e animali e inoltre tutto il regno vegetale in un grande mare astrale. Poi tutto ciò si addensa sempre di più e sorge la Terra fisica come quarto globo.

 

Fino a quel momento, fino all’inizio della quarta ronda, il Sole e la Luna erano ancora uniti alla Terra; essi formavano un unico corpo insieme alla Terra. Durante il grande pralaya precedente la prima ronda terrestre essi erano nuovamente fusi insieme alla Terra, e durante le prime tre ronde terrestri i tre erano rimasti insieme. Poi si sviluppò una specie di forma di biscotto.

Nella terza ronda terrestre, dalla sfera Terra-Sole sporsero fuori da una parte, come un bernoccolo, la Terra, e dall’altra parte la Luna. A quei tempi, di fatto, il corpo si trascinava dietro due sacche così.

All’inizio della quarta ronda terrestre il corpo era di nuovo arrotondato, ma poi si svilupparono di nuovo le formazioni a sacca nell’etere, sporgenti all’esterno dai lati.

 

Qui abbiamo dunque a che fare con una Terra che è ancora unita al Sole e anche alla Luna. La gran parte della vita aveva luogo allora nella regione fra la Luna e la Terra. Questo si è conservato correttamente nella leggenda maomettana del paradiso.

 

Ora succede quanto segue.

• Quando si avvicina la seconda epoca della quarta ronda terrestre si separa il Sole,

• e nella terza epoca si separa la Luna.

Tutto quel che prima era presente solo sul globo astrale si sviluppa fisicamente. Adesso anche l’uomo si manifesta fisicamente, però adesso è articolato in modo da poter accogliere le monadi nel suo corpo astrale che si purifica sempre più. Se l’uomo le avesse accolte prima, insieme alla monade avrebbe accolto in sé manas, buddhi e atma, sarebbe diventato molto saggio, ma la saggezza sarebbe stata una specie di saggezza sognante.

 

Inizialmente l’uomo non ha alcun potere sul corpo fisico e sul corpo eterico. Inizialmente ha poco potere anche sulle sue passioni inferiori provenienti dalla Luna; queste emergono di necessità fino al momento in cui l’uomo inizia la sua epoca terrestre. Se l’uomo avesse semplicemente accolto la monade nell’animalità affinata, non avrebbe potuto sbagliare. Sarebbe diventato come doveva essere secondo le intenzioni di Jehova, che voleva dotarlo di tutta la saggezza, ma al tempo stesso configurarlo come una statua vivente. Qui subentrarono quegli esseri che sulla Luna si erano evoluti più rapidamente, al di sopra della misura dell’evoluzione lunare: gli esseri luciferici.

Lucifero è una potenza che ha per la saggezza un entusiasmo tanto veemente quanto lo è la sensualità nell’animale. L’avidità per lo sviluppo della saggezza: questo è Lucifero. Egli è dotato di tutte le cose che derivano dalla Luna. Se Lucifero avesse accolto l’evoluzione di per sé, sarebbe sorta una lotta fra Lucifero e gli antichi dèi.

 

L’aspirazione di Jehova era l’organizzazione della forma. Lucifero avrebbe potuto sviluppare nel materiale astrale la passione per la spiritualizzazione prematura. Ne sarebbe conseguita una violenta lotta fra gli spiriti di Jehova e le schiere di Lucifero. C’era il pericolo che grazie a Jehova alcuni diventassero statue viventi e altri, attraverso Lucifero, esseri spiritualizzati troppo presto. Affinché ci fosse la possibilità di trovare materiale per un pareggio, questo materiale bisognava trarlo da qualche altra parte.

 

La loggia bianca, che era appunto all’inizio, per paralizzare la lotta fra Jehova e Lucifero dovette prendere il materiale da un altro pianeta. Questa materia era sostanzialmente diversa dalla materia astrale che era venuta dalla Luna, dalla materia astrale kamica dell’animalità. C’era la possibilità di trasportare materia da altri pianeti: nuove passioni, meno veementi, tuttavia atte all’autonomia. Il nuovo materiale fu preso da Marte. Nella prima metà della nostra evoluzione planetaria fu dunque introdotto del materiale proveniente da Marte. Con l’introduzione della materia astrale da Marte fu provocato un grandioso progresso.

 

La cultura esteriore sulla Terra fu data, da una parte, impedendo l’indurimento, dall’altra impedendo la spiritualizzazione.

Lucifero si avvalse del supporto di quel che fu dato dalle forze di Marte. L’elemento nuovo sulla Terra si designa come “Marte”. Così fu fino a metà dell’epoca atlantica. Qui si pose ancora una volta una nuova questione. L’uomo aveva accolto in sé la saggezza, ma, in seguito, alla saggezza da sola non sarebbe stato possibile venire a creare la forma.

Per mezzo di Lucifero si potrebbe assemblare il regno minerale, ma Lucifero non potrebbe dargli vita. L’uomo non avrebbe mai potuto dare la vita sotto l’influsso delle altre potenze. Perciò dovette venire un dio solare, un’entità più elevata di Lucifero. Entità di tal genere erano i cosiddetti pitri solari. Il più progredito di questi è Cristo.

Come Lucifero rappresenta l’elemento del manas,

così Cristo rappresenta l’elemento del buddhi.

 

I corpi astrali umani dovettero ricevere anche un terzo impulso. Questo fu portato da Mercurio. Cristo unisce il suo potere a quello di Lucifero. Ora, volendo trovare nelle altezze la via verso gli dèi, si ha bisogno del messaggero degli dèi, Mercurio. Egli è colui che, a partire dalla metà dell’epoca atlantica, preparò la via del Cristo, per poter entrare in seguito nei corpi astrali che hanno accolto l’elemento mercuriale.

 

Tutti i nostri attuali metalli sono diventati così come sono solo a poco a poco. Oro, argento, platino ecc. si comportano tutti così: se scaldati, prima diventano caldi, poi diventano liquidi, poi gassosi. Così, una volta, tutti i metalli erano nella Terra gassosa. Anche l’oro si addensò soltanto con la Terra, un tempo era oro completamente eterico. Se ritorniamo indietro fino al tempo in cui la Terra era ancora unita al Sole, non vi era ancora oro solido. Le parti del bianco etere solare diventarono prima liquide e poi solide. Questi sono i filoni d’oro che adesso troviamo nella Terra.

• L’oro è luce solare addensata,

• mentre l’argento è luce lunare addensata.

 

Tutte le materie minerali si sono addensate gradualmente. Mentre gli uomini si spiritualizzeranno sempre più, il mercurio diventerà solido. Come adesso l’acqua, così un tempo anche l’oro e l’argento formavano delle gocce. Il fatto che il mercurio adesso sia ancora liquido dipende dall’intero processo dell’evoluzione terrestre. Esso diventerà solido, quando il messaggero degli dèi Mercurio avrà compiuto la sua missione.

Alla metà dell’epoca atlantica, il mercurio venne portato da Mercurio in forma eterica. Se non avessimo il mercurio, non avremmo il principio-Cristo. Nelle gocce di mercurio si deve vedere ciò che fu incorporato nella Terra alla metà dell’epoca atlantica.

 

Quando fu incorporato nella Terra il principio di Marte (kama-manas), da Marte fu portato sulla Terra il ferro. Il ferro viene da Marte. Inizialmente esso era presente in forma astrale e in seguito si addensò.

Seguendo la Terra a ritroso fino a quel momento, troviamo sempre meno animali a sangue caldo. Solo a metà dell’epoca lemurica, contemporaneamente all’impulso di Marte, comparve il sangue caldo. Allora il ferro entrò nel sangue.

Il ferro è quello che in tutte le scritture occulte viene messo in relazione a Marte, il mercurio a Buddhi-Mercurio. Certe persone lo hanno imparato dagli adepti. Per questo motivo la Terra viene concepita come Marte e Mercurio. Tutto ciò che non proviene da Marte e da Mercurio è arrivato dalla Luna.

I giorni della settimana sono un’immagine dell’evoluzione planetaria. La sequenza dei pianeti è trascritta in modo meraviglioso nei giorni della settimana:

 

 

Nel detto secondo il quale Cristo avrebbe calpestato la testa del serpente troviamo un’espressione profonda dell’esoterismo. La testa del serpente è la mera saggezza, essa deve essere vinta.

La saggezza vera e propria si trova nel cuore, perciò la testa del serpente deve essere schiacciata. Nella leggenda di Eracle viene espressa la stessa verità.

Egli uccide l’Idra di Lerna, la testa ricresce sempre di nuovo. Il mero manas continuerà sempre di nuovo a ritornare. Egli deve allontanare il sangue (kama), allora vincerà l’Idra. Il sangue entrò nella Terra insieme alla saggezza di Marte.

 

In parecchie altre cose c’è un senso profondo. L’epoca di Marte fu preceduta dalla separazione della Luna. La Luna conteneva l’argento. Ancora prima era avvenuta la separazione del Sole. L’oro è luce solare addensata. Sono in relazione: la luce del Sole e l’oro, quindi l’epoca dell’oro; la luce lunare e l’argento – epoca dell’argento; Marte e il ferro – epoca del ferro.

Ora siamo nel globo centrale, il quarto.

Sul quinto globo subentra la capacità di organizzare da dentro a fuori.

Allora la Terra si trasforma in una sfera sulla quale l’uomo costruisce la forma da dentro a fuori.

Allora la Terra sarà un globo plastico.

 

Il sesto globo è quello in cui l’uomo non solo dà forma a se stesso in modo plastico, ma può inserire i propri pensieri nella forma.

• Sul quinto globo l’uomo può, per esempio, costruirsi una mano;

• sul sesto globo egli potrà anche mandare in giro i suoi pensieri.

• Sul settimo globo tutto sarà nuovamente privo di forma.

Allora tutto passerà allo stato di seme.

 

Ora vogliamo osservare il nostro attuale Io.

In esso c’è una gran quantità di rappresentazioni e concetti.

Se guardiamo il mondo della cultura, diciamo: il mondo della cultura ha avuto origine grazie all’Io.

Tutto questo prima era nella testa di un uomo, era contenuto nell’Io.

È stato composto dall’Io.

 

Tutte le cose che hanno origine artificiale sono venute alla luce per mezzo dell’Io.

A metà dell’epoca lemurica l’Io era ancora vuoto; l’uomo non era ancora capace di nulla.

Egli imparò solo un po’ alla volta a conoscere il mondo da fuori, in modo primitivo.

A quei tempi il suo Io era come una bolla di sapone vuota.

Quando vedeva un sasso, questo si rifletteva in lui, egli forse vi vedeva una certa durezza, cominciò ad usarlo per sgrossare altre pietre. Così cominciò a dar forma al mondo minerale. Quel che era nel suo ambiente si specchiò sempre più nel suo Io che era inizialmente vuoto.

Alla fine del globo fisico noi avremo tutto nel nostro Io come immagine riflessa.

 

Ora, quando avremo tutto dentro di noi, cominceremo a formare tutto a partire dalla nostra interiorità. Questa è la plasticità del prossimo globo. Il costruttore della cattedrale di Colonia ha elaborato un contenuto nel suo Io – questo contenuto del suo Io viene vivificato dal buddhi e poi nel quinto globo sviluppa tutto in modo plastico.

• Nel sesto globo tutto ciò sarà presente come pensiero

• e nel settimo globo tutto verrà di nuovo concentrato nell’atomo.

 

Nella prossima ronda  (5°) poi l’uomo creerà il nuovo regno vegetale a partire dall’Io.

A metà dell’epoca lemurica l’Io era un buco scavato nella materia. Tutti i nostri Io a quel tempo erano buchi di questo genere nella materia, buchi che poi noi abbiamo riempito.

Nella prossima ronda il contenuto verrà fuori come pianta, perché in questa quinta ronda con il regno vegetale avverrà la stessa cosa che adesso avviene col regno minerale. L’intera Terra allora sarà un unico grande essere vivente.

 

L’uomo ha conseguito una vita cosciente, senziente, e poi la configura a partire da se stesso.

Nella sesta ronda non c’è nemmeno più un regno vegetale; l’uomo allora manda nel suo ambiente pensieri viventi, senzienti, nella forma di creazioni puramente intellettuali.

• In questa sesta ronda, nel sesto globo, al suo sesto stadio evolutivo, corrispondente alla sesta epoca, si decide qualcosa di importante. Qui verrà posto nel devachan tutto ciò che si può sviluppare da tutti i regni. Allora se qualcuno non è abbastanza progredito da poter essere elevato fino al livello del devachan, rimane nell’animalità. Ciò si decide nel numero 666, il numero della bestia.

 

Nella settima ronda l’umanità si è totalmente purificata. Il regno umano allora si dà la propria cesellatura. È la ronda più rapida. L’uomo, quando vi appare, è diventato un dio e si evolve ulteriormente a Giove.

 

In ogni ronda, il primo globo o stato di forma è tale che noi, in realtà, non vi abbiamo ancora a che fare con una forma, ma la forma è ancora contenuta come predisposizione. Perciò inizialmente l’esoterismo non annovera il globo arupa fra gli stati di forma, ma fra gli stati di vita; altrettanto è per il settimo globo, l’archetipico.

In realtà, quindi, ci sono solo cinque stati di forma.

Il primo e l’ultimo globo di ogni ronda sono stati di vita.

Tutti gli stati delle ronde si chiamano anche stati di vita, perché il passaggio attraverso un regno rappresenta anche uno stato di vita.

 

 

Osservando la vita nella settima ronda, nel regno umano, essa è qualcosa che risplende nella ronda successiva, quando l’uomo sarà già passato ad un altro stato di coscienza.

• Il senso di una ronda consiste nel raggiungimento di una nuova tappa di vita.

• Il senso della settima ronda consiste nel condurre ad un nuovo livello di coscienza.

L’esoterista perciò conta solo sei stati di vita, e la settima ronda come un nuovo stato di coscienza.

 

Volendo scrivere in numeri gli stati di forma, di vita e di coscienza, otteniamo

• 5 globi o stati di forma,

• 6 ronde o stati di vita,

• 10 pianeti o stati di coscienza.

Contando tutta l’evoluzione da Saturno a Vulcano, lo troviamo espresso in ciò che in Helena Petrovna Blavatsky trovate come numero del prajapati: 1065, cioè: 10-6-5.